Louis Vuitton a Milano: un ex garage pieno di moda, storia e arte

La maison francese inaugura un nuovo spazio in un’architettura storica di grande fascino. Con un piano dedicato a mostre ed eventi speciali

Louis Vuitton, Milan
Louis Vuitton, Milan

Il 6 gennaio Louis Vuitton ha inaugurato il suo nuovo spazio a Milano nell’ex Garage Traversi, a pochi passi da piazza San Babila. Progettato dall’architetto Giuseppe de Min e realizzato nel 1939, è un esempio di valore di architettura razionalista che viene restituito alla città – completamente rinnovato – dopo venti anni di inattività. L’edificio ha ospitato la prima autorimessa multipiano di Milano. Priva di rampe, le auto venivano spostate con uno speciale impianto monta-vetture.

Louis Vuitton si è insediato in questo nuovo spazio, di cui occupa tre livelli, durante i lavori di rinnovo della storica boutique di Palazzo Taverna in via Monte Napoleone. Il piano terra e il secondo piano sono dedicati al retail, mentre il primo piano ospita progetti speciali della maison, con un calendario che alterna pop up immersivi a mostre dalla vocazione artistica e culturale.

Il concept dell’intervento di interior design dà agli spazi identità cromatiche precise (dal giallo al fucsia per il piano dedicato alla donna, blu Klein per quello uomo) ed è pensato per esaltare e allo stesso tempo proteggere la scatola architettonica originale degli anni ’30 mediante l’utilizzo di un sistema di pareti curve, che lascia a vista le monumentali travi a ventaglio in cemento armato.

Nell’arredamento spiccano arredi vintage del patrimonio del design italiano accostati a pezzi della collezione Objets Nomades della maison (come le lampade Lanterne di Zanellato/Bortotto e Spiral Lamp di Atelier Oï), opere d’arte, oggetti dell’archivio storico di Louis Vuitton.

Come primo evento, in concomitanza con il lancio mondiale della collezione Louis Vuitton x Yayoi Kusama, la Maison celebra l’apertura dello spazio dedicato ai progetti speciali con l’allestimento immersivo ispirato ai motivi ricorrenti dell‘artista giapponese, come i suoi pois ossessivi e ripetuti che invadono lo spazio e contaminano tutte le superfici offrendo ai visitatori un’esperienza unica e distopica: i pois, le sfere di metallo.

Per l’occasione, anche il chiosco di fiori attiguo a via Bagutta si veste di pois colorati, replica della pennellata di Kusama, e in piazza San Babila tre imponenti sculture in vetroresina a forma di zucca campeggiano su altrettante collinette verdi. A proposito di queste ultime, Louis Vuitton si è impegnata nel loro ripristino oltre che nella riqualificazione e cura di tutto il verde presente, nel rispetto del concept progettuale della piazza, attraverso una collaborazione tecnica della durata di un anno con il Comune di Milano.