EquipHotel 2022, l’ospitalità engagée

Dopo quattro anni di pausa forzata la comunità e l’industria del settore HoReCa, fondamentali per cifre, investimenti e capitale umano nell’economia europea, si sono ritrovate con grinta ed energia per l’edizione 2022

Equiphotel 2022
Equiphotel 2022

In un dinamico appuntamento collettivo decisamente B2B dal 6 al 10 novembre le aziende e i professionisti ‘premium’ del complesso mondo dell’ospitalità hanno potuto confrontarsi nuovamente negli stand degli oltre 1.200 espositori, nelle partecipazioni collettive delle aziende francesi, italiane, spagnole, nel serrato programma di incontri organizzati quotidianamente, ma anche nei luoghi dedicati ad allestimenti speciali o, meglio, a ‘spazi esperienziali’ che hanno accolto ospiti, eventi e proposte di interior design abbinate alla cultura del cibo e del bere.

Fra questi la Lounge des Chefs firmata da AW2, i bar e i ristoranti La Terrasse, curata da Pierre-Alexandre Risser, La Table Astronomique, progettata da Nicolas Thermed, Le Carré Privé, realizzato da Sicis, il Bar VIP, con una ‘mise-en-scene’ di Thierry Virvaire.

La rosa degli interior designer francesi, firme dell’hotellerie, include anche Oscar Lucien Ono che ha proposto ‘Votre Chambre’ come “une vision fragmentée du boudoir de vie”, e Laurent Maugoust che nello stesso allestimento, una archetipica villa sul mare, immagina ‘Votre Chambre’ come “co-construction et scénographie de l’hôtel de demain”. Philippe Coudray per la Capsule Signature arreda una ‘capsula-camera d’albergo’ adagiata su un pianeta immaginario, densa di tecnologia e ricchi tessuti.

Numerosi sono gli editori internazionali di tessuti e rivestimenti per pareti riuniti nella vicina sezione dedicata, Argile, Arte France, Atelers Pinton, Biobject, Bisson Bruneel, C&C Milano, Charles Burger, Dedar France, Elitis, Lelièvre, Little Cabari, Misia Casamance, Nobilis, Omexco, Rubelli, Silent Gliss, Toulemond Bochart. La Senses Room invece, a cura di Francis Van De Walle, è interamente dedicata alle soluzioni per disabili nei luoghi dell’ospitalità.

Il tema portante di questa edizione, l’ospitalità engagée, espresso in numeri e contenuti ha visto su 100.000 metri quadrati 30 settori di attività ‘impegnati’ in 4 Universi (Foodservice, Design, Bien-être, Technologies & Services), 5 concetti ispiratori (durée et durabilité, recrutement et fidelisation, digital à visage humain, décoration et dècor a l’ére du care, le soin de soi), 13 percorsi tematici nei padiglioni 4 e 7, e un’offerta completa per quanto riguarda FF&E (Furniture, Fixtures and Equipment) e OS&E (Operating Supplies and Equipment). 

Il quadro che ne emerge è complesso e sfaccettato, ricco di risorse creative ed economiche da investire sia nella ‘cura’ del cliente e della sua ‘esperienza’ di ospitalità, sia nel benessere sul luogo di lavoro.

L’impegno, o forse la sfida, non semplice è quella di essere al contempo emozionali e pragmatici, e di dover mantenere il passo con, se non di introdurre, un approccio innovativo nel rispetto delle attese degli ospiti e nell’attenzione per scelte durevoli e per un’economia sostenibile e circolare.

In questa prospettiva concreta desta interesse il marchio Circular Hotel Interior, parte del progetto Ecy Twin/Interreg France-Wallonie-Vlanderen, una certificazione dell’Unione Europea che identifica interior design, arredi e prodotti tessili per il settore dell’ospitalità che integrano i principi dell’economia circolare, ecodesign, ecoproduzione, ciclo di vita e riduzione degli scarti.