Washroom, Deji Plaza, Nanjing, China
Washroom, Deji Plaza, Nanjing, China

“I bagni di un centro commerciale sono spazi aperti a tutti. Accolgono le persone nella loro frenetica vita urbana e offrono uno spazio per prendersi una pausa e ‘riorganizzarsi’. Nelle fasi progettuali l’intento non era di creare uno spazio puramente funzionale, abbiamo suggerito quindi di porre più enfasi sull’attenzione alla persona in un luogo insolito per un centro commerciale. Per questo motivo abbiamo proposto l’idea del Sanctuary Garden […]. Nel tema del progetto volevo esprimere diversi concetti, ad esempio mettere in discussione un’estetica tradizionale, o ripensare la decorazione e le sue connotazioni nell’ambito dell’estetica decorativa. La mia sola speranza, in fondo, è che dopo aver svelato il contenuto di mistero, il progetto resisterà per lungo tempo e diventerà un giardino-santuario a portata di mano di tutti i viaggiatori della città”. – Li Xiang

Le linee e le geometrie ispirate a fiori, piante e insetti diventano espressione decorativa di questa estetica non tradizionale. Si estendono dalla facciata per immergersi fino in fondo allo spazio interno, guidando gli ospiti nella loro esplorazione. Su entrambe le pareti della ‘experience hall’, la carta da parati verde crea una prima pelle su cui si innesta la seconda pelle delle griglie ricurve. Piante verdi emergono dalle nicchie delle pareti per conferire vitalità al paesaggio interno.

I tratti distintivi di farfalle e api sono stati decostruiti e usati per dare forma a inattesi chandelier, mentre le applique alle pareti reinterpretano forme floreali. Alla fine della ‘experience hall, dove lo spazio si divide per consentire l’accesso ai bagni per uomini e donne una zona lounge è arredata con un gruppo di divanetti che sembrano emergere come una composizione di fiori. Nei bagni, il lavandino ricorda per forma e altezza le fontane dei giardini. La doppia pelle qui è composta da rivestimento in legno e griglie color champagne, per enfatizzare il senso di comfort e accoglienza dello spazio.

Photo © SFAP