Green e sostenibilità sono termini spesso di comodo, sovraesposti e abusati, difficile da trasformare in fatti concreti e misurabili: Landscape Festival – I Maestri del Paesaggio, evento che quest’anno celebra la sua 11esima edizione, è l’eccezione che conferma la regola. Un progetto che parte da lontano e ha avuto sin da subito radici profonde e che anche quest’anno conferma un’ambizione che lo ha contraddistinto fin dagli esordi: puntare in alto.
Per 8 giorni Bergamo ospiterà laboratori, atelier, aree didattiche, mostre e momenti di formazione, con sempre al centro il ruolo del paesaggio e tutto quanto gli ruota attorno. La chiave di interpretazione sarà naturalmente la sostenibilità.
Arketipos, onlus che nel 2011 ha ideato l’evento, e Comune di Bergamo hanno incaricato per l’allestimento della Piazza Vecchia della città – rinominata per l’occasione Green Square – il famoso plant designer Cassian Schmidt, che a sua volta ha guidato un gruppo di studenti tedeschi dell’Università tedesca di scienze applicate di Weihenstephan-Triesdorf.
È la prima volta che viene coinvolta una Facoltà riconosciuta a livello globale, con un orientamento prettamente green, innovativo e pratico, ma anche flessibile e aperto ad accogliere la scienza, l’arte, l’high-tech e la Land Art.
Dopo cinque mesi di lavoro una super giuria (tra cui spicca la presenza del landscaper e urban designer Stephan Tischer) ha individuato il gruppo autore del progetto Forgotten Landscape come quello che costituirà la colonna vertebrale dell’evento.
L’evento è sostenuto da Pedrali, Panariagroup, Simes e Mapei. Landscape Festival – I Maestri del Paesaggio è una case history che racconta come si possa attuare una messa a terra di un paesaggio sostenibile senza compromessi o scorciatoie. Una iniziativa di alto profilo per accompagnare Bergamo (insieme a Brescia) nel ruolo di capitali italiane della cultura 2023.
