Botanical Garden, Taiyuan, China
Botanical Garden, Taiyuan, China
DATA SHEET

Client: Botanical Garden Taiyuan
Architectural design: Delugan Meissl Associated Architects
Structural engineering and facade: Bollinger + Grohmann Ingenieure
Landscape design: Beijing BLDJ Landscape Architecture Institute
Greenhouse: Valentien + Valentien Landschaftsarchitekten und Stadtplaner
Landscape architecture: Beijing BLDJ Landscape Architecture Institute
Photo credits: CreatAR

Una vibrante e attraente topografia modellata da montagne e colline, vegetazione spontanea e controllata, laghi e cascate, sentieri ed edifici. Il progetto degli austriaci Delugan Meissl Associated Architects ha trasformato un’ex area mineraria del carbone di Taiyuan in un parco che non si pone solo come dispositivo per mitigare il rapporto conflittuale della città con l’ambiente, essenziale in Cina per via dei vigorosi processi di urbanizzazione degli ultimi decenni, ma contiene anche un’infrastruttura edilizia che può essere utilizzata per la ricerca e offrire ai visitatori l’accesso e le informazioni sugli ecosistemi naturali.

Il concetto architettonico si basa dunque sul piano paesaggistico già esistente, integrando al paesaggio la costruzione di un edificio centrale d’ingresso – con funzione di interfaccia tra architettura e paesaggio – nel quale è ospitato il museo di storia naturale, una struttura amministrativa, tre iconiche serre, un ristorante, un museo dei bonsai e un relativo centro di ricerca con biblioteca e alloggio per il personale. La necessità, politicamente dichiarata, di creare aree ricreative di alta qualità all’interno o in prossimità della città, e di trovare modi per controllare l’elevato numero di visitatori, ha costituito la base per la definizione del programma spaziale.

La reception e l’accogliente hall si trovano vicino all’ingresso. Un’enorme piattaforma panoramica a sbalzo, raggiungibile tramite una scala aperta che attraversa l’apertura circolare della copertura, si erge sopra lo specchio d’acqua nel cuore del parco e conduce i visitatori verso il centro dell’Orto Botanico.

Gli elementi distintivi dei nuovi giardini di Taiyuan sono sicuramente le serre, realizzate come tre cupole emisferiche in legno. La loro costruzione ha richiesto una sinergia di competenze tecniche nei settori della progettazione energetica, delle prestazioni termiche, dell’integrità strutturale e della vetratura, nonché dell’assemblaggio e la logistica.

Con una campata libera di oltre 90 metri, la più ampia delle tre cupole è una delle più grandi strutture a traliccio in legno in tutto il mondo. L’esterno delle serre è simile a un guscio mentre all’interno, grazie all’uso di travi lamellare, si è creato un ambiente sfaccettato inondato di luce. Il progetto si basa sulle tradizionali strutture del tetto in legno cinese, di cui cerca di reinterpretare la logica strutturale e geometrica. In questo modo DMAA riesce a offrire un’estetica scultorea al parco paesaggistico che – letteralmente – emerge e, al tempo stesso, si fonde organicamente con l’infrastruttura circostante.

Ognuna delle tre cupole ospita condizioni climatiche e ambienti diversi. Due sono adibite a piante tropicali e desertiche, mentre la terza è progettata per un ambiente acquatico situato direttamente sul lago.

Un’altra presenza forte dell’Orto Botanico è il Museo Bonsai, pensato come una ciotola rotante integrata nella dinamica topografia del parco, che accoglie un’arena per l’esposizione della specie. Il Centro Ricerche ospita laboratori, studi, spazi per uffici e sale riunioni, aule universitarie e una biblioteca. Al fine di massimizzare la sua funzione, il programma è suddiviso in padiglioni separati, collegati da un percorso interno lungo il piano terra.