Storia, territorio, tradizione. Uniti dal design

Un dialogo a più voci in una giornata speciale: è la modalità scelta da Bolzan per raccontare un progetto che parla di sostenibilità in senso profondo

Jack by Bolzan, design Zanellato Bortotto, photo © Mattia Balsamini
Jack by Bolzan, design Zanellato Bortotto, photo © Mattia Balsamini

«Sostenibilità è un termine inflazionato che può voler dire molte cose, ma anche poche»,
affermano i designer Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto, due tra i protagonisti di La sostanza dei sogni, incontro a più voci organizzato da Bolzan all’Isola di San Servolo, a Venezia, alla vigilia dell’evento VID – Venice Innovation Design.

La versione di Jack con testiera in tessuto disegnato da Zanellato Bortotto, photo © Omar Sartor
Dettaglio della versione con testiera in cuoio, photo © Omar Sartor

«Noi ci sentiamo responsabili del disegno di un oggetto, che dovrebbe essere senza tempo e durare il più a lungo possibile», proseguono Zanellato e Bortotto. «Ecco perché, invece di disegnare un nuovo letto, abbiamo scelto di rivestire il nostro Jack, nato ormai cinque anni fa. Disegnare oggetti duraturi, sia per forma che per materiali, e raccontare una storia attraverso di loro, è quello che intendiamo per sostenibilità». Così la struttura del letto, in origine in metallo, è diventata di legno; mentre la parte tessile è stata realizzata in un tessuto speciale oppure in cuoio naturale.

Torri Lana 1855
Torri Lana 1855

È nato così un lavoro di ricerca su materiali e lavorazioni che ha portato designer e azienda a incrociare la loro strada con tre manifatture eccellenti, tutte intimamente legate a un territorio compreso nel raggio di trecento chilometri tra Friuli, Veneto e Lombardia: la conceria Presot e la tessitura Torri Lana 1855, che continuano a produrre come un secolo fa, in modo naturale. E la falegnameria LorisTill, che ha utilizzato pietre e terre per colorare il frassino della struttura del letto.

Conceria Presot
Conceria Presot

Nel corso dell’incontro è stato mostrato il lato di ricerca di questo progetto, che Zanellato
Bortotto. Tutti i suoi protagonisti ne hanno raccontato un aspetto: accanto ai due designer ci sono stati Elisabetta Bolzan, che ha parlato della sfida imprenditoriale; Eugenia Presot ha spiegato come le pelli che escono dalla sua conceria, trattate per mesi solo con acqua e tannini, siano un materiale che porta i segni di una storia; Loris Giacomin, falegname e alchimista, ha illustrato i metodi di lavorazione, antichi e affascinanti, che lui continua a seguire con passione – la stessa competenza e amore per la materia che è scaturita dal racconto di Massimo Belotti di Torri Lana 1885.

LorisTill, la preparazione del colore.

Come è importante il legame con la storia e con la tradizione, così lo è quello col territorio: la nuova versione di Jack ha colori ispirati a quelli degli affreschi del duomo di Sacile, dove ha sede Bolzan; il tessuto in canapa e cotone utilizzato in alcune versioni per testiera e pediera, disegnato sempre da Zanellato Bortotto, evoca stilizzandoli i salici che caratterizzano quel paesaggio. Ogni elemento racconta qualcosa: e così un progetto di design diventa, anche, una dichiarazione di valori.