Storia di un mito

Torna a splendere l'iconico Hotel Cala di Volpe in Sardegna, capolavoro anni ’60 di Jacques Couëlle ‘risvegliato’ dall’approccio gentile e contemporaneo degli architetti Moinard Bétaille, che scelgono Poliform Contract per l’arredo di alcune camere, dei ristoranti e delle aree pubbliche

Hotel Cala di Volpe, Porto Cervo, Italy
Hotel Cala di Volpe, Porto Cervo, Italy

Tra i primi alberghi ad essere realizzati nella baia di Porto Cervo, emblema del grande progetto di trasformazione voluto dall’Aga Khan all’inizio degli anni Sessanta in Sardegna, l’Hotel Cala di Volpe è un’istituzione in Costa Smeralda. Ma non solo per il suo primordiale insediamento. L’albergo è simbolo della modernità dell’architetto Jacques Couëlle e della sua visione volta alla riscoperta del rapporto intimo e ancestrale che lega l’uomo all’ambiente naturale, concretizzando la relazione armonica tra architettura e natura. Il nuovo progetto di riqualificazione ad opera della coppia Bruno Moinard e Claire Bétaille (4BI Associes) ha saputo risvegliare il magico splendore della struttura, ora parte della Marriott’s Luxury Collection, rispettando quella mimesi tra artificio e paesaggio.

La ristrutturazione ha abbracciato il concetto originale del suo creatore, mantenendo intatto l’involucro, le forme massicce e irregolari della costruzione, che appare come un piccolo borgo marittimo affacciato sull’acqua. Nel tempo, l’albergo si era ampliato colonizzando i suoi dintorni, e ora l’intervento lo ha ricollegato alla vegetazione e all’ambiente marino che lo abbraccia. Rimanendo fedeli alla connessione tra gli spazi e le visuali panoramiche del golfo, e conservando gli elementi strutturali, le travi rustiche e i grandi soffitti a volta, gli architetti hanno saputo rinvigorire quegli spazi storici, reinterpretandoli in maniera contemporanea con nuove camere e suite, nuovi spazi e ristoranti, per offrire alla clientela attuale un’esperienza ancora più esclusiva. “Abbiamo voluto risvegliare le energie che si nascondevano in questo organismo vivente, farlo respirare di nuovo e reinventarne la circolazione”, raccontano.

Negli interni i materiali la fanno da padrone. Pietra, intonaco, legno grezzo, vetro colorato si miscelano al cotto dei pavimenti, ai tessuti sapientemente reinventati ai soffitti rivestiti in canna. Associando, così, intimamente natura e lusso semplice. Gli elementi d’arredo sono per la maggioranza realizzati su misura da artigiani locali e da alcuni tra i produttori più eccellenti in Europa.

Tra questi, Poliform Contract si è occupata della fornitura degli arredi di 68 delle 121 camere, della Harrods Suite e dei ristoranti, oltre che della realizzazione di elementi su misura per le aree pubbliche, che, su disegno degli architetti, hanno richiesto una particolare cura artigianale. Sottolineano Moinard Bétaille: “Volevamo mobili che restassero liberi, senza artifici, che fossero comodi, caldi, che dialogassero con le pareti, e si sposassero con gli spazi e le aperture irregolari in una sintesi senza tempo e singolare”.

Spicca la Harrods Suite, gioiello di artigianato locale e lusso raffinato. Disegnata da Harrods Interior Design Studio, che le ha dato il nome, è composta da 3 camere con arredi Poliform Contract, bagni rivestiti con ceramiche dai toni vivaci e studiati per regalare le sensazioni di una spa, ma soprattutto una terrazza esterna di 250mq con zona lounge e infinity pool, e vista panoramica che domina l’intera baia del Cala di Volpe.

Developer: Sardegna Resort
Hotel operator: Marriott’s Luxury Collection
Architecture: Jacques Couëlle
Interior design and lighting design: Bruno Moinard & Claire Bétaille (4BI Associes), Harrods Interior Design Studio