Ieri, alla presenza di un folto pubblico di giornalisti e di operatori del settore, è stata presentata la 60esima edizione del Salone del Mobile.Milano. Come luogo è stato scelto il Teatro Lirico, sala riaperta al pubblico di recente dopo 22 anni di buio. Un’ora fitta di interventi e di idee che è iniziata con le parole di Maria Porro, Presidente del Salone, che ha scelto di iniziare annunciando un programma di sostegno al World Food Programme per affrontare l’emergenza del conflitto in Ucraina.
«Il Salone è un crocevia di cultura, una grande piazza, un costruttore di mondi», ha affermato Maria Porro. Le ha fatto eco Giuseppe Sala, sindaco di Milano, che ha preso la parola subito dopo: «Qui c’è l’idea del coraggio imprenditoriale, della laboriosità, della voglia di raccogliere le sfide», ha detto, prendendo la manifestazione come esempio da seguire, «la settimana più importante dell’anno: lo è sempre stata e lo sarà sempre».
L’evento coinvolgerà l’intero polo fieristico di Rho-Pero, con EuroCucina/FTK e il Salone
Internazionale del Bagno. Tornerà, dopo il debutto del 2019, S.Project, l’esposizione dedicata ai prodotti di design e alle soluzioni per il mondo del progetto.
I numeri:
2.083 espositori per Salone del Mobile.Milano
oltre 1.100 per Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0
82 per Eurocucina
39 per FTK
172 per il Salone Internazionale del Bagno
90 per S.Project.
Ci sarà naturalmente anche il SaloneSatellite, con circa 600 partecipanti e una collocazione nuova all’interno dei primi due padiglioni, in un’edizione che inviterà a riflettere sul design che “include”. Inoltre, dopo l’esperienza di supersalone, torna un programma di talk curato da Chiara Alessi, Maria Cristina Didero e Beatrice Leanza: incontri che rimetteranno al centro della discussione l’uomo, il pianeta, la bellezza e il design.
Tra i personaggi intervenuti in conferenza anche Mario Cucinella, autore del progetto
dell’installazione “Design with Nature”, ospitata nel padiglione 15 di S.Project: 1.400 mq che racconteranno un ecosistema virtuoso che vorrebbe, idealmente, rappresentare il futuro dell’abitare. Seguendo e illustrando tre tesi, di cui l’installazione si fa portatrice in quella che l’architetto ha definito «diplomazia green»: l’urgenza della transizione ecologica, la casa come primo tassello urbano e la città come miniera. Una presa di posizione su un tema di grande attualità: «Perché il Salone è anche un acceleratore di processi», ha osservato Maria Porro.
Il Salone, come di consueto, avrà anche una sua presenza istituzionale in città. Questa 60esima edizione sarà celebrata da “La Scatola Magica”, una monumentale installazione cinematografica site-specific alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale. Curata da Davide Rampello, sarà dedicata, attraverso 11 film d’autore realizzati per l’occasione, ad altrettanti valori che sono da sempre impressi nel Dna della manifestazione. L’allestimento, che è stato mostrato solo in parte, avrà un elemento sorprendente che non è stato rivelato: perché, come ha spiegato Rampello al termine del suo intervento, «il sogno è l’inizio del progetto».
Il Salone collaborerà anche con la Fondazione Teatro alla Scala: la Design Week si aprirà, quest’anno, con un concerto diretto dal maestro Lorenzo Viotti e seguito da un balletto che vedrà come protagonista d’eccezione Roberto Bolle. A sottolineare lo spirito di questa manifestazione che, sempre di più, si apre alle diverse forme di espressione. E crea un dialogo con la città, la sua storia, i suoi luoghi simbolo.
