Una coppia che scoppia (di salute)

Studio, strategia e promozione sono le keywords dell’inedita coppia Host e TuttoFood, insieme per la prima volta e risultato di una scelta figlia dei numeri e del marketing

Con la benedizione del Ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio (in collegamento) e l’appassionato endorsement del Vice Direttore di Radio 24 Sebastiano Barisoni che ha moderato l’incontro, è stata presentato a Milano, nella sede di PWC, il progetto fieristico Host Milano + Tutto Food che dal 22 al 26 ottobre prossimi presso Fiera Milano Rho ospiterà il mondo della ristorazione e dell’hospitality.

“Sono i numeri a parlare ed è PWC a fornirceli: il made in Italy dell’agro-alimentare nel 1990 esportava 15 miliardi di euro, i dati dicono che quest’anno si arriverà a 50. Ma alla fine degli anni 90 su 15 miliardi si avevano 30 di italian sounding (termine coniato per definire il mercato dei prodotti italiani fake), oggi su 50 miliardi il mercato del falso ne produce 100. Doppia lettura per questi dati: da una parte l’importante crescita del Made in Italy agro alimentare nei mercati internazionali, dall’altra la super conferma di una tendenza (i falsi nascono dove c’è fatturato) che è anche una sfida, quella della difesa e promozione del patrimonio originale”. Questo l’incipit di Sebastiano Barisoni in apertura dell’incontro a cui hanno partecipato Luca Palermo (CEO di Fieramilano), Andrea Toselli (AD di PWC) e Carlo Ferro (Presidente di ICE).

Barisoni non si è fermato a osservare i numeri, ma ha sostenuto la scelta di unire Host e Tutto Food “il successo del Made in Italy è dovuto sì alla qualità della materia prima e alla capacità della filiera, ma soprattutto al ruolo della ristorazione italiana nel mondo che ha saputo promuovere nei fatti il prodotto originale. È per questo che l’unione tra Host e Tutto Food rappresenta un’importante scelta strategica che porta con sé una concreta potenzialità”.

Un’altra buona notizia, che interessa tutti i comparti dell’economia che hanno nell’export un interesse dominante, è la rinascita di ICE (ITA Italian Trade Agency): da soggetto sostanzialmente senza una regia centrale e una strategia complessiva, a motore pensante che tiene le fila sia delle proprie rappresentanze in giro per il mondo che delle risorse economiche che è chiamato a destinare.

Riorganizzato e trasparente per volere del Ministero, oggi ICE è presieduta da Carlo Ferro, un manager che arriva dal privato, con incarichi internazionali che compongono un curriculum di alto profilo. Insieme al Sottosegretario Manlio Di Stefano (che è intervenuto in collegamento) ha rovesciato come un guanto la vecchia struttura, creando un soggetto agile e attento, che – nel caso specifico di Host e TuttoFood – ha investito 2,5m di euro a supporto dell’incoming di quelle figure professionali chiave per il successo della manifestazione, i buyer.

Host Milano e TuttoFood arrivano in una fase virtuosa della filiera agro-alimentare italiana, attorno all’evento vi sono energie e sinergie proprie del settore e alimentate da un apparato pubblico che, finalmente, dovrebbe funzionare.