Il Consolato Generale d’Italia a Barcellona e i valori del Made in Italy

Inaugurata a giugno la nuova sede in Calle Aribau 185, vicino all’Avinguda Diagonal, è anche luogo di rappresentanza per il design italiano

Il nuovo Consolato, con una superficie di 1.000 mq organizzati su un unico piano, dispone di ampi spazi sia per l’accoglienza degli utenti (sono oltre 108.000 gli italiani registrati, residenti nelle regioni di Aragon, Murcia, Catalogna, Comunità Valenciana, Isole Baleari e Andorra), sia per lo svolgimento delle attività di promozione integrata del Sistema Italia.

“Lo spazio si basa su un concept totalmente innovativo e nasce dal fermo impegno del Ministero degli Affari Esteri a favore delle comunità italiane all’estero – spiega la Console Generale Gaia Danese. Ispirato al benessere organizzativo, favorisce l’accessibilità ai cittadini ed è concepito come punto di riferimento per la gestione dei servizi amministrativi, ma anche come nuovo spazio in città per rendere visibili, trasmettere e condividere i valori del Made in Italy. Per questo abbiamo voluto farlo con la partecipazione di grandi eccellenze italiane dell’interior design, con la collaborazione degli studenti dell’Istituto Europeo di Design e generando un dialogo tra un architetto catalano e un interior designer italiano che vive a Barcellona.”

Consolato Generale d’Italia, Barcellona
Consolato Generale d’Italia, Barcellona

Il progetto di ristrutturazione è il risultato della collaborazione tra gli studi di architettura Imad di Alberto Formatger, per la distribuzione degli spazi e la parte tecnico-legale, e Lagranja, il cui co-fondatore è l’italiano Gabriele Schiavon, per la parte degli interni, insieme a Michela Mezzavilla per il lighting design.
Per quanto riguarda l’arredo sono stati scelti pezzi unici realizzati da architetti e designer italiani di fama internazionale con sede a Barcellona come Benedetta Tagliabue, e talenti emergenti come Aldo Sollazzo e Carmelo Zappulla, oltre a marchi di design italiano come Artemide, Cassina, Pedrali, Casa Lube e Listone Giordano.

Listone Giordano @ Consolato Generale d’Italia, Barcellona
Listone Giordano @ Consolato Generale d’Italia, Barcellona

La collezione Classica 190 Rovere di Fontaines, nella finitura Mattplus, di Listone Giordano riveste le pavimentazioni degli uffici della Direzione e dello spazio dedicato agli eventi. Un legno in purezza che permette di sperimentare al meglio le sensazioni di autenticità e benessere che da esso sprigionano. Un parquet in rovere naturale dall’eleganza classica e senza tempo che conferisce al progetto di interior sfumature calde, anima solida, e venature irregolari.

“Il progetto realizzato per la nuova sede del Consolato d’Italia a Barcellona è il risultato di una complessa sinergia tra architettura, tecnologia, sicurezza, funzionalità ed estetica. La nostra sfida come progettisti è stata quella di realizzare uno spazio che rispondesse alle esigenze del Consolato, coordinando la collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri italiano, il Consolato Generale d’Italia a Barcellona, Lagranja e Imad. Il risultato: uno spazio elegante, energico e deciso che rappresenta tutti i cittadini italiani nella sua area d’influenza”, spiega Alberto Formatger.

I colori della bandiera italiana, reinterpretati in toni più pacati di verde, grigio chiaro (per rappresentare il bianco) e rosso, costituiscono una parte importante del progetto e sono stati usati, mai insieme, per caratterizzare le zone e contrassegnare i diversi usi.

Consolato Generale d’Italia, Barcellona
Consolato Generale d’Italia, Barcellona

“Abbiamo affrontato un programma complesso, di uffici, servizio clienti e area di rappresentanza e meeting, che doveva soddisfare severi requisiti di sicurezza e allo stesso tempo rappresentare un cambio di paradigma verso uno spazio non solo tecnico e amministrativo, ma più confortevole e accogliente, dove far sentir i visitatori come se fossero a casa loro. Per raggiungere questo obiettivo, il percorso è appositamente studiato in modo che gli elementi di sicurezza, pienamente integrati nel design degli interni, passino inosservati anche grazie alla scelta di materiali caldi e di elementi di arredo più domestici”, spiega Gabriele Schiavon.