Versace Home e Ludovica+Roberto Palomba: insieme fuori dalla comfort zone

È protagonista all’interno della boutique Versace di via Durini, ripensata interamente, stanza dopo stanza, come una vera e propria dimora durante la Milano Design Week. La nuova collezione firmata Versace Home vede l’eccezionale cooperazione tra Donatella Versace e il duo di architetti e designer Roberto Palomba e Ludovica Serafini, con il beneplacito di Lifestyle Design Group (divisione italiana della compagnia americana Haworth Group), da circa un anno in partnership di licenza con la maison.

Roberto Palomba & Ludovica Serafini
Roberto Palomba & Ludovica Serafini

Il profondo know how della coppia Palomba+Serafini nel creare pezzi di design senza tempo, frutto di 30 di attività e numerosi premi internazionali, ha fatto scattare l’innato fiuto di Donatella Versace, che in loro ha visto la “stoffa” giusta per un’esperienza totalizzante nel mondo Versace.

«Sono una persona estremamente curiosa e colgo ogni occasione per imparare qualcosa di nuovo – racconta la stilista – Quando ho iniziato a collaborare con Ludovica e Roberto sono rimasta affascinata dalla loro incredibile conoscenza del mondo del design e dalle idee che mi hanno presentato per la linea Versace Home. La capacità che hanno dimostrato di coniugare i codici iconici di Versace con linee pulite ed essenziali è veramente incredibile. Amo come utilizzano i colori e il modo in cui sono rispettosi del marchio, trasportandolo però in una chiave moderna».

Fall Winter 2021 collection by Versace
Fall Winter 2021 collection by Versace
Fall Winter 2021 collection by Versace
Fall Winter 2021 collection by Versace

Un accurato lavoro di trascrizione di stilemi e valori oltreché di progettazione, per il quale viene da pensare alla difficoltà del mettere le mani su un brand che ha contribuito alla storia della moda italiana. «Per noi della generazione appartenente al grande periodo degli stilisti è stato un onore – precisa Roberto – Dalla casa della Medusa abbiamo ricevuto quella dimensione rivoluzionaria di libertà, coraggio, sensualità che il brand ha sempre rappresentato. È stata una tale gioia lavorare a questo progetto, eravamo così ispirati che è stata una galoppata incredibile verso qualcosa che neanche noi ci aspettavamo. Un viaggio attraverso la marca, quello che per noi rappresentava, ciò che ricordavamo, che ci piaceva, facendo molto lavoro d’archivio. Così è nata la prima collezione e stiamo lavorando già alla seconda, quella per il prossimo aprile. La collezione sta avendo un grandissimo successo e sta aprendo la porta a nuovi mercati, ad esempio la crescente attenzione da parte dell’Europa». I ritmi frenetici della produzione prêt-à-porter sembrano trovare in questo caso un punto d’incontro con i tempi necessariamente più lenti del design.

Stiletto sofa by Versace Home
Stiletto sofa by Versace Home

«Una delle cose più importanti che abbiamo raccontato è che un oggetto di design è duraturo – sottolinea Ludovica – mentre il brand di moda si muove per collezioni legate alle stagioni. Alcune volte, come nel caso di Versace, cambiando tutto da un anno all’altro. Nel design questo non è possibile. Il passaggio importante che siamo riusciti a trasmettere in azienda è comprendere che progettare un oggetto è legato ad una storia più lunga. Da qui l’esigenza che sia appetibile per molto tempo».

Signature sofa by Versace Home
Signature sofa by Versace Home

L’idea è stata quella di creare oggetti che possono cambiare pelle grazie al concetto di sfoderabilità, di diversità di colore, ma con forme orientate alla durabilità estetica. Un’operazione molto vicina al mondo della moda, perché «abbiamo creato corpi da vestire», dicono, cogliendo in pieno concetti attuali come vestibilità, durabilità del prodotto e sostenibilità.

Stiletto sideboard by Versace Home
Stiletto sideboard by Versace Home

Ecco dunque una collezione di cabinets con ante rivestite negli stessi tessuti da sfilata ma reinterpretati in versione home; una poltroncina girevole ispirata alla sinuosità dei corpi delle top model, caratterizzata da una lunga cerniera lampo d’oro che culmina con un cursore brandizzato dalla testa della medusa, e «che ammicca al mondo del vestito e alla schiena di una modella, magari anche di una in particolare, visto che è in pelle nera».

Venus armchair by Versace Home
Venus armchair by Versace Home

E poi, il vanity dotato di grande specchio vestito con La Greca, evoluzione dell’iconico pattern; il divano Goddess, ispirato ai tagli asimmetrici e al bavero della giacca in pelle Perfecto, il generoso love bed Aeternitas. Un lavoro approfondito fatto sulle stampe, con la ripresa dei simboli stilistici classici riportati nella modernità come La Medusa, il Barocco e il motivo Trésor de la Mer che conferiscono tridimensionalità ai dettagli. La pelle si confronta con la seta, i metalli luxury si combinano ai marmi, le campiture piene dialogano con superfici stampate. Un insieme che è manifesto di una collezione di fashion design.

«Noi del mondo del design ignoriamo il grandissimo lavoro fatto dai fashion brand – afferma Roberto – C’è una chiara visione culturale dello stilista, a maggior ragione nel caso di Versace che, con Gianni e Donatella prima e poi con Donatella da sola, ha rivoluzionato il ruolo della donna. È stimolante il percorso che stiamo facendo insieme, ed è bello uscire dalla comfort zone inoltrandoci in progetti differenti. Come creativo ti dà un’energia incredibile».