Aperta al pubblico dal 22 maggio fino al 21 novembre 2021, ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera la 17. Mostra Internazionale di Architettura porta il titolo How will we live together? A cura di Hashim Sarkis, organizzata dalla Biennale di Venezia.
La Mostra Internazionale comprende i lavori di 112 partecipanti provenienti da 46 Paesi con una maggiore rappresentanza da Africa, America Latina e Asia e con un’ampia rappresentanza femminile. La Mostra è organizzata in cinque “scale” (o aree tematiche), tre allestite all’Arsenale – Among Diverse Beings, As New Households, As Emerging Communities – e due al Padiglione Centrale – Across Borders e As One Planet.
“Scomporre la domanda:
Tema di questa Biennale Architettura è il suo titolo che è allo stesso tempo un titolo e una domanda: How will we live together? è una domanda aperta.
How: come, parla di approcci pratici e soluzioni concrete, sottolineando l’importanza del problem solving nel pensiero architettonico.
Will: esprime il tempo futuro e segnala uno sguardo rivolto al futuro ma anche la ricerca di visione e determinazione, attingendo alla forza dell’immaginario architettonico.
We: è la prima persona plurale e quindi inclusiva di altri popoli, di altre specie, che fa appello a una comprensione più empatica dell’architettura.
Live: significa non semplicemente esistere ma prosperare, fiorire, abitare ed esprimere la vita, attingendo all’intrinseco ottimismo dell’architettura.
Together: implica collettivi, spazi comuni, valori universali, evidenziando l’architettura come forma collettiva e forma di espressione collettiva.
?: Indica una domanda aperta, non retorica, che cerca (molte) risposte, che celebra la pluralità dei valori in e attraverso l’architettura”
Dall’intervento di Hashim Sarkis, Curatore della 17. Mostra Internazionale di Architettura.
La Biennale Architettura 2021 è realizzata con il sostegno di Rolex, Partner e Orologio Ufficiale della manifestazione. Si ringraziano gli Sponsor della Biennale Architettura 2021: Artemide, Edison, Vela – Venezia Unica, Paola Lenti. Ringraziamenti a Cleary Gottlieb Steen & Hamilton.
Photo © Marco Zorzanello