Paolo Cesana, Marketing Manager di Ceramiche Keope, con la sua proverbiale franchezza, ha esordito nella presentazione con un “sì, lo so, la ceramica che evoca il legno la fanno tutti e da molto tempo e noi forse siamo gli ultimi arrivati, ma queste collezioni hanno un’anima propria”, e in effetti a guardare i set costruiti per lanciare Ultramod e Lineo la sensazione è che soggetti così non si siano visti spesso. Un continuo scambio tra orizzontale e verticale, tra linearità (Lineo, appunto) e versatilità (Ultramod), con spazi costruiti senza soluzione di continuità.
Due gemelli diversi, due collezioni che si guardano e si attirano, una è un flash nella notte, l’altra che calma le acque. Un bel binomio sia per il residenziale che per l’hospitality e, cosa non frequente, nessuna traccia di quel senso di rustico che l’effetto legno spesso rilascia.
Dalle linee beat di Ultamod e Lineo si passa alla terza collezione, netto cambio di quinta per introdurre Elements Design, un modo per entrare nel mondo dell’architettura dall’ingresso principale.
Qui il mood è necessariamente differente, si parla di profondità, di spazi con linee definite. Ma anche in questo caso l’accostamento tra orizzontale e verticale offre al progettista più di una chance per muovere l’ambiente senza stravolgerlo, anche utilizzando lo stesso pattern il risultato finale è un dolce stacco tra pavimento e muro, il giusto equilibrio per composizioni educatamente urbane.
Ultramod, Lineo e Elements Design: il grès ha tante anime.