Design Miami 2020: ecco le novità

Dal 27 novembre al 6 dicembre torna Design Miami con un format virtuale e reale

Dal 27 novembre al 6 dicembre torna Design Miami nel The Moore Building all’interno del Miami Design District. Tra le novità, Podium, curata dal curatorial director Aric Chen, una selezione di 139 pezzi di 57 designer, storici e contemporanei, che, con il titolo America(s), vuoleraccontare un’America, anzi, più Americhe, con un approccio pluralistico e inclusivo dai nativi d’America al movimento del Black lives matter. Tutti i lavori in mostra saranno acquistabili e visionabili qui, dove sarà anche possibile partecipare alla prima edizone di talk virtuali, che vedranno la partecipazione di nomi del calibro di Virgil Abloh, Adam Silverman e Katie Stout, conversazioni che includeranno anche Reconstructions: Architecture and Blackness in America, evento tenuto dal MoMa che anticipa l’omonima mostra nel calendario del museo.

The Moore Building nel Miami Design District
The Moore Building nel Miami Design District

Tantissime le gallerie presenti, tra cui Carpenters Workshop Gallery che illuminerà questo periodo buio con Bright Future, un racconto espositivo di giochi di luci e colori, con una nuova opera di Nacho Carbonell, accanto ai pezzi irriverenti di Studio Job, e alle composizioni poetiche di Stuart Hayarth. Ritornano le collaborazioni con i partner come Perrier-Jouët, maison che ogni anno coinvolge designer per indagare e raccontare l’universo dello champagne, e che quest’anno vedrà la partecipazione dello studio austriaco mischer’traxler con Curiosity Cloud, un focus sulla biodiversità, la viticoltura sostenibile e a basso impatto ambientale. Lexus porterà il lavoro di Tosin Oshinowo, architetto basato in Nigeria, in collaborazione con la textile designer britannico-ganese Chrissa Amuah. USM sarà con Kevin Jones di Joba Studio e Don C di RSVP Gallery con la collezione Die Wunderkammer di arte e streetwear.

Power to the People di Olde Hope
Power to the People di Olde Hope

Tra le collaborazioni al debutto, Perrier con l’artista Takashi Murakami per una rooftop lounge pop; Irthi, associazione che lavora per l’emancipazione delle donne, che farà una vendita online di oggetti fatti a mano dalle donne del Medio Oriente, Nord Africa e Asia Centrale, insieme a un talk su come supportare design e architettura a Beirut; e Maison de mode, piattaforma per la moda sostenibile, con una vendita online delle candele sostenibili realizzate dagli scarti vegetali prodotti in agricoltura, insieme a un panel sul design circolare con Hassan Pierre, Burak Cakmak, Jan Berbee, solo per citarne alcuni. Infine, Fendi, partner da oltre dieci anni di Design Miami, presenterà una mostra satellite e un talk sul futuro dell’artigianato.