È lo scenario alpino ad accogliere la nuova piattaforma panoramica Ötzi Peak 3251m di Noa* – Network of architecture, in cui combinati in un’unica azione progettuale, architettura, scultura e segno grafico si trovano in equilibrio per restituire continuità visiva e integrazione materica con gli elementi inerti del territorio d’alta quota. Appoggiata al terreno solo nei punti strettamente necessari, la struttura incorpora la preesistente croce di vetta stagliandosi nel panorama come una costruzione sospesa sulla vertigine dei precipizi rocciosi, nella parte più alta della cresta del ghiacciaio della Val Senales.

Ötzi Peak 3251m, Val Senals, Italy - Photo © Alex Filz
Ötzi Peak 3251m, Val Senals, Italy - Photo © Alex Filz
Ötzi Peak 3251m, Val Senals, Italy - Photo © Alex Filz
Ötzi Peak 3251m, Val Senals, Italy - Photo © Alex Filz
Ötzi Peak 3251m, Val Senals, Italy - Photo © Alex Filz
Ötzi Peak 3251m, Val Senals, Italy - Photo © Alex Filz
Ötzi Peak 3251m, Val Senals, Italy - Photo © Alex Filz
Ötzi Peak 3251m, Val Senals, Italy - Photo © Alex Filz
Ötzi Peak 3251m, Val Senals, Italy - Photo © Alex Filz
Ötzi Peak 3251m, Val Senals, Italy - Photo © Alex Filz
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Il parapetto è scandito da lastre verticali realizzate in acciaio corten che si succedono a distanza modulare seguendo il profilo arrotondato della pedana. L’effetto domino generato si interrompe in corrispondenza di una balaustra in vetro aggettante – per accelerare nel battito di un’esperienza ancora più adrenalinica – e di una feritoia dalle geometrie ben definite la cui angolatura indirizza lo sguardo verso l’affascinante luogo del ritrovamento di Ötzi.

Ötzi Peak 3251m, Val Senals, Italy - Photo © Alex Filz
Ötzi Peak 3251m, Val Senals, Italy - Photo © Alex Filz
Ötzi Peak 3251m, Val Senals, Italy - Photo © Alex Filz

Sebbene la piattaforma interagisca con il paesaggio configurandosi come segno contemporaneo e riconoscibile, la sua specifica metamorfosi evolutiva, e dunque l’espressività mutante di una natura chimica ossidabile, la ‘solleva’ con garbo dalla definizione severa per renderla invece permanenza organica non invasiva.

Photo © Alex Filz