DATA SHEET
Owner: Studio Thonik
Architecture: Thomas Widdershoven/Studio Thonik in collaboration with Arjan van Ruyven/MMX Architects
Interior design: Thomas Widdershoven, Nikki Gonnissen/Studio Thonik; Staircase designed by envisions (Sanne Schuurman and Simone Post)
Furnishings: Furniture designed by Hans Lensvelt; Richard Hutten, Hay; Acoustic wall designed by Simone Post with fabric by Vlisco; Cabinets and room dividers designed by Bart Guldemond;
Lighting: SLV, AEG
Walls: Trespa®
Curtains: designed by Bas van Tol; Vescom
Ceramic tiles: Mosa, Sphinx;
Rugs: Bespoke rugs designed by thonik
Fabrics: Vlisco
Photo credits: © Ossip
Sulla facciata, il motivo della font Mexcellent (quello progettato per i Giochi Olimpici del 1968 in Messico) viaggia come su una pista di go-kart, con le sue metriche verticali a strisce tri-lineari che corrono, si rincorrono, si sovrappongono. Sino all’interno, dove, nella tromba delle scale, le linee si intersecano frenetiche in diagonale per un effetto da photo finish.
Non poteva non essere il movimento l’impatto visivo con i nuovi uffici di Studio Thonik, specializzato in graphic design, perché punto di partenza per tutte le forme di espressione creativa dei fondatori Nikki Gonnissen e Thomas Widdershoven e del loro team. Un’incursione per la prima volta nel mondo dell’architettura, dato che a progettare l’intero edificio costruito sulla Wibautstraat ad Amsterdam è stato proprio Widdershoven con la preziosa collaborazione di Arjan van Ruyven di MMX Architecten.
Un manifesto a tutti gli effetti di un dinamismo espresso anche nella destinazione d’uso e nella fruizione. Non solo uffici per l’headquarter, disposti su due piani, ma anche sake bar al piano terra, ristorante giapponese (Omakase) al primo piano e uno spazio per eventi denominato ‘the thonik loft’ all’ultimo piano, con una terrazza panoramica aperta al pubblico che offre una vista a 360° sul centro di Amsterdam e sul quartiere finanziario. Quello che l’edificio intende essere, per volere degli stessi fondatori, è un hub per la comunità creativa locale. Per questo ogni elemento architettonico esprime apertura: le ampie finestre, la scala esterna, i balconi, le vetrate ad angolo proiettate su strada.
Da buoni nordici, grande attenzione è rivolta alla sostenibilità. Sono completamente riciclabili, ed anche leggeri, i pannelli di Trespa® Meteon® Lumen, dello spessore di 1 cm montati direttamente su materiale isolante, che costituiscono il rivestimento grafico. L’intera struttura è completamente a emissioni zero, grazie alle vetrate a triplo spessore stratificate con uno speciale rivestimento UV, alla temperatura interna regolata da una pompa di calore ad aria, all’energia solare ed eolica
aggiuntiva e ad un isolamento di alta qualità e ventilazione intelligente. “Vediamo Studio Thonik come un outsider in un contesto altrimenti utilitaristico – precisa Widdershoven -. L’edificio dà energia e interagisce positivamente con l’architettura del dopoguerra prevalentemente anonima di Wibautstraat e testimonia la nostra convinzione che il design dovrebbe sempre contribuire ad un mondo più bello e quindi migliore”.