Dall’11 al 16 novembre è andata in scena la Dubai Design Week 2019, settimana dedicata al design con oltre 200 eventi, mostre, presentazioni, incontri, talk e workshop. Un’edizione, la quinta, che ha migliorato i già ottimi numeri dello scorso anno, registrando il record di visitatori, oltre 90mila, circa 15mila in confronto al 2018.
Il festival nato nel 2015 è stato guidato dal guest curator Ghassan Salameh, designer ed ex creative director della Beirut Design Week, che ha voluto celebrare la creatività e l’innovazione del Middle East.
Centro nevralgico della rassegna è stato Downtown Design, il trade show ospitato all’interno del D3, il Dubai Design District, che ha messo in mostra 180 brand locali e internazionali (provenienti da 30 Paesi, tra cui Spagna e Francia per la prima volta con un padiglione dedicato), dall’arredamento all’illuminazione, passando per i complementi e i rivestimenti, con la presenza anche di molte realtà italiane come Arper, Pedrali, Ethimo, Minotti, Mutina e Talenti, solo per citarne alcune. Anche qui una crescita dei visitatori rispetto la scorsa edizione: +20% per un totale di 19mila persone.
All’interno della fiera, ha recitato un ruolo da protagonista Downtown Editions, un’area inaugurata nel 2018 e dedicata alle limited edition e alle opere realizzate a mano da designer già affermati o dai talenti emergenti provenienti da tutto il mondo. Fonte di attrattiva è stata la mostra Madar, curata da Ghassan Salameh: un’accurata selezione di progetti di designer con sede in Medio Oriente.
Tante le attrattive che hanno animato la città, come The Maze, un’installazione ludica da comporre come un puzzle 3D; Umbra, reinterpreta i Mashrabiya, le tipiche finestre mediorientali decorate con fori geometrici, buchi per guardare senza essere visti; o l’Audi Innovation Hub, un’imponente struttura d’acciaio, combinata con una maglia gradiente che crea una particolare ombra.
Senza dimenticare il Global Grad Show: un raduno per gli studenti delle università di design, ma anche ingegneria, scienza e tecnologia, provenienti da ogni angolo del pianeta. I protagonisti sono stati i progetti di laurea di oltre cento università e, per la prima volta, anche del Ghana, Kenya, Colombia, Filippine e Kuwait.
Con l’obiettivo di creare soluzioni progettuali innovative tali da sostenere un cambiamento positivo attorno al tema “Semplificazione”, è andato in scena l’Audi Innovation Award Design Contest, che ha premiato tre progetti. I vincitori sono stati Bentos, di Ahmad Alameh e Hadi Nassar, un super polimero che utilizza la nanotecnologia per sostenere un peso elevato; Di Wrapp di Omar El-Dimassi, una skin digitale brevettata per l’industria automobilistica che aderisce alla superficie di qualsiasi carrozzeria e può essere trasformata tramite un’app mobile; Pincher dello studio Dodici gradi, una saliera innovativa che consente di controllare il flusso di condimento per un’esperienza utente più semplice e intuitiva.