“Perché Palm Springs è semplice: la California è la quinta economia del pianeta, ha sorpassato il Regno Unito e la Francia, è ricca di progettualità e curiosa di conoscere da vicino le realtà del Made in Italy. Non ha più senso parlare di USA in modo generalista, le dimensioni dello stato sono tali da richiedere un’attenta selezione delle aree e una conseguente lista di priorità. Lo scorso anno abbiamo organizzato il primo Italian Design Forum in Texas e lo abbiamo fatto in punta di piedi, un evento di dimensioni ridotte, per assaggiare il territorio e i suoi attori. Ha funzionato e con Palm Springs abbiamo deciso di alzare l’asticella delle ambizioni. Anche la data non è casuale perché a Palm Springs, in quel periodo, ci sarà la Modernism Week, una settimana in cui si parlerà di architettura”, così ha esordito Roberto Cuneo che di FLA Eventi è il responsabile della promozione internazionale e anima e colonna vertebrale del programma di espansione.
La risposta delle aziende è stata interessante?
Sì, assolutamente. L’elenco è ricco, sono 19 i player italiani che hanno aderito al B2B di Palm Springs e il gruppo è molto eterogeneo: si va da aziende già presenti nel tessuto americano come Poliform ad altre, piccole ma organizzate, che hanno scelto questa formula per entrare in contatto con i progettisti americani e mettere una prima pietra sul territorio.
Che formula di B2B avete scelto?
Si tratta di una 3 giorni molto intensi, con incontri OneToOne, seminari, conferenze e momenti di networking, un po’ sulla falsa riga di quello che abbiamo fatto in Cina (Shenzhen a giugno), ma mentre la formula cinese era più open (i professionisti e l’audience delle conferenze partecipavano, ma poi se ne tornavano a casa), qui invece è previsto che sia le aziende che i professionisti rimangano a Palm Springs per tre giorni, tutti insieme e questo favorisce anche le relazioni nei momenti più informali e (possibilmente) empatici.
Hai registrato reazioni differenti tra i progettisti del Texas e questi della California?
Non particolarmente, anche se occorre dire che il Texas, nonostante sia uno stato molto evoluto, non era abituato a ricevere sollecitazioni di questo tipo e quindi da parte loro c’era inizialmente soprattutto molta curiosità. In California c’è sicuramente una cultura del design e del mobile inferiore a quella che si può registrare a New York, ma è uno stato ricco di trade e con numerosi progetti residenziali e non.
Ma questa edizione di Italian Design Forum non sarà solo californiana, abbiamo cercato di allargare i confini, di creare un evento panamericano: avremo infatti ben 10 studi messicani e uno del Costa Rica. In questo modo riusciamo a intercettare progetti che nascono in stati più piccoli o meno frequentati e dove per un’azienda è più difficile operare.
L’America Centrale è molto attiva e infatti, dopo Palm Springs, andrò a Panama per visitare e capire cosa succede dal punto di vista delle costruzioni e valutare la sede per l’anno prossimo.
I progetti di cui si parlerà a Palm Spring sono solo residenziali?
Noi per scelta coinvolgiamo solo architetti e interior designer che lavorano nel residenziale di fascia alta, ma qui abbiamo anche studi che stanno sviluppando progetti di hospitality.
I professionisti che abbiamo invitato sono prevalentemente interior designer, ma ci saranno anche architetti per rispondere alle esigenze di chi – per esempio – realizza serramenti molto tecnici e che quindi dialoga con il mondo dell’architettura.
Possiamo dire che Italian Design Forum sia ormai un vero e proprio brand?
Dieri proprio di sì. Con questo marchio ci presenteremo a numerosi eventi in giro per mondo, faremo un’importante tappa in Asia e a giugno 2020 organizzeremo un evento sull’ospitalità sostenibile in Italia.
Italian Design Forum – Palm Springs – California – dal 15 al 17 Ottobre 2019
Aziende partecipanti: Essequattro, Wall&Decò, Gabel Group, Penta, Marmivrech, Technogym, Visionnaire, Secco Sistemi, Galleria Frilly, Nardi, Chiavari, Atmosphera, Poliform, Capoferri, Sicis, Dom Edizioni, Meridiani, Garofoli, TM Italia
