The Theory of Light

Lasvit continua la sua affascinante ricerca su luce e vetro. Il risultato degli esperimenti? Le quattro installazioni Aura, De-Lux-Ity, Liana e Traces

Luce e vetro sono in grado di creare attraenti suggestioni e magiche ambientazioni. Chi gioca a sperimentare tutte le possibili evoluzioni del loro legame è Lasvit.
L’azienda ceca, specializzata nella realizzazione di prodotti in vetro, ha formulato The Theory of Light (La teoria della luce), in base alla quale la luce è composta da Riflesso, Spettro, Natura e Percezione.

Lasvit at Salone del Mobile.Milano 2019
Lasvit at Salone del Mobile.Milano 2019

La ricerca è stata presentata alla scorsa edizione del Salone del Mobile.Milano, attraverso quattro installazioni: Aura, De-Lux-Ity, Liana e Traces.
“Amiamo la luce e dopo 11 anni di lavorazione ad alto livello del vetro e della luce abbiamo sviluppato una nostra teoria – spiega l’Art Director di Lasvit e ideatore di Liana, Maxim Velčovský. I nostri esperimenti di design e i loro straordinari risultati si concretizzano in quattro installazioni luminose uniche nel loro genere”.
Le opere sono flessibili e personalizzabili, e possono inoltre trasformarsi all’interno dello spazio che occupano.

Aura by Mária Čulenová
Aura by Mária Čulenová

Il test sul riflesso è stato condotto da Mária Čulenová: “Le cose sono visibili solo se riflettono o restituiscono i raggi della luce che li colpisce”, afferma. Gli elementi che compongono la sua installazione, Aura, ricordano la superficie della luna, con altopiani, aridi mari e crateri.

De-Lux-Ity by Wanda Valihrachová
De-Lux-Ity by Wanda Valihrachová

De-Lux-Ity è il risultato dell’esperimento che vuole catturare lo spettro cromatico con differenti tecniche vetrarie, ispirandosi alla street art. Le opere di Wanda Valihrachová sono rappresentate come dei graffiti.

Liana, by Maxim Velcovsky
Liana by Maxim Velcovsky

La natura è in grado di generare la luce come gli essere umani: ciò ha spinto l’Art Director di Lasvit a creare un’installazione che ricorda un intreccio di rampicanti tropicali (da cui il nome, Liana, che in ceco significa appunto “rampicante”).

Traces by Katarina Kudejova Fulinova and Katerina Handlova
Traces by Katarina Kudejova Fulinova and Katerina Handlova

Infine, percezione: la scultura Traces, realizzata da Kateřina Handlová e Katarína Kudějová Fulínová, lega singoli elementi in vetro consentendo a chi li osserva di esprimere le proprie emozioni tramite la luce e il colore.

La rassegna milanese è stata inoltre palcoscenico della presentazione di nuove collezioni come Neverending Glory M, disegnata da Jan Plecháč e Henry Wielgus; Crystal Rock Raw, creata da Arik Levy; Glacier, realizzata dall’architetto americano William Pederson che ha cercato di incapsulare il fascino del ghiaccio nel vetro.