Per una settimana ‘Palazzo Versace’ in via Gesù diventa visitabile. E la visita è un’esperienza in Technicolor, un’immersione nella storia della creatività del marchio dagli anni Ottanta, resa caleidoscopica e iperbolica dall’inventiva pop di Sasha Bikoff e dall’arte di Andy Dixon. Nella scenografia ipercromatica del piano terra creata dalla designer americana gli arredi della nuova collezione Versace Home compongono su piccoli palchi tre ambienti immaginari – una sala da pranzo, un living e una stanza da letto – intervallati da lucidi podi rotanti a forma di stella dedicati invece alle poltroncine Pop Medusa, il pezzo più iconico della collezione Home presentata al Salone 2019.


La fonte di ispirazione per l’intero ambiente, con neon dai colori pastello sui profili degli archi, il tappeto mix and match su tutta la superficie a terra, i rivestimenti in pelle metallizzata per gli arredi, sono le storiche stampe Versace e la campagna pubblicitaria autunno inverno 1994 realizzata da Richard Avedon. Alle pareti le opere di Andy Dixon prese dalla sua recente mostra newyorkese ‘Look at This Stuff isn’t it Neat’ in cui rielabora le famose stampe Versace. Di Dixon sono le maxi camicie dipinte a mano esposte nell’atrio e nel corpo scale: alte tre metri, per due di larghezza, e create in collaborazione con Donatella Versace, declinano gli elementi simbolo della sua arte miscelandoli con le stampe d’archivio dei tessuti in seta utilizzate per le camicie della maison.


Al piano nobile del palazzo è stato allestito invece un appartamento interamente arredato con le collezioni Home, la Bondage, la Pop Medusa, la Logomania e la più barocca Rhapsody, che comprende anche le linee di tableware per Rosenthal. Novità assoluta per Versace Home la collezione outdoor con stampa Jungle, originariamente creata per Jennifer Lopez nel 2000.

