La storia di Glamora si inserisce nel più ampio percorso evolutivo della decorazione di interni. Una storia che, seppur recente (il brand nasce infatti nel 2010), ha mostrato fin dagli esordi un’identità forte e un carattere deciso, improntati su imprescindibili valori quali ricerca, innovazione, tecnologia.
Da questo campo semantico prende le mosse il pensiero creativo dell’azienda, proiettato alla definizione di un linguaggio progettuale distintivo, in grado di generare percorsi narrativi per le superfici di architettura. Le suggestioni richieste all’home decoration trovano risposta in soluzioni per vestire le pareti che attingono da emozioni, segni, memorie e visioni.
Alla creatività che definisce ogni proposta – dalle grandi grafiche astratte alle texture materiche, alle immagini figurative fuori scala – si accosta la prerogativa dell’estrema adattabilità (in termini di dimensione, sviluppo grafico ed eventualmente colore) e della personalizzazione bespoke, escludendo così il concetto di serialità dalla propria grammatica, a favore della massima valorizzazione del progetto di interior e dello spazio arredativo. Sviluppo primo di questo concept è GlamDecor, la carta da parati vinilica per pareti, soffitti, porte e ante di armadiature (disponibile anche in versione TYPE II per il mercato americano).
Se fin qui l’attitudine alla sperimentazione e ricerca dell’azienda inizia a delinearsi, essa giunge a un’espressione più compiuta in soluzioni materiche evolute quali GlamAcoustic (la carta da parati con proprietà fonoassorbenti) e GlamMetal (il rivestimento con riflessi iridescenti), che proprio dalla vicinanza al mondo del progetto traggono la loro ispirazione, rispondendo così alle esigenze rispettivamente funzionali ed estetiche dei professionisti.
La massima concretizzazione dello spirito avanguardistico e innovativo di Glamora è però insita nell’ultima collezione lanciata dall’azienda, GlamFusion: la prima carta da parati prefinita e waterproof con brevetto depositato. Sintesi perfetta di funzione tecnica ed estetica, GlamFusion assolve perfettamente la funzione di rivestimento per le pareti a contatto con acqua e per gli ambienti umidi.
Ma le sue specificità vanno ben oltre: prefinita, è pronta per essere impiegata con facilità e velocità sulle superfici, senza bisogno di trattamenti protettivi e impermeabilizzanti in loco; il sottile spessore permette di posarla su materiali esistenti; il look senza giunzioni permette dimensioni virtualmente illimitate; la flessibilità del materiale, la texture con effetto silk-touch e la sua superficie liscia ne accrescono il valore.
Un risultato rivoluzionario che deriva dalla costante ricerca dell’azienda nel campo della tecnologia, quanto nel superamento dei propri confini. Un’attitudine perfettamente espressa dall’AD di Galmora, Alberto Casali: “Parafrasando Guy Kavasaki, past manager di Apple che rivestì un ruolo chiave nello sviluppo del Macintosh, troppe aziende si sfidano sulla stessa curva. La vera innovazione si verifica quando un’azienda salta alla curva successiva o, meglio ancora, inventa la curva successiva. Con l’invenzione di GlamFusion ci piace pensare di avere inventato la curva successiva.”