Sleep + Eat 2018: a Londra l’hospitality è tailor-made

Oltre 150 brand presentano le novità sartoriali per l'hôtellerie, bar e ristorazione in una vivace due giorni all'Olympia London

Con oltre 150 brand, Sleep+Eat 2018, dal 20 al 21 novembre all’Olympia London, si conferma l’appuntamento da non perdere per il settore dell’hospitality, hôtellerie, bar e ristorazione, che calamita architetti, designer, proprietari e operatori a livello internazionale. Dai bagni all’illuminazione la parola d’ordine è tailor-made, sartoriale e fatto su misura per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più esigente.

La capacità di customizzare è un plus vincente che scorre nelle vene dei marchi italiani partecipanti alla kermesse: basti pensare a Estro, realtà toscana specializzata nelle lampade che crea soluzioni personalizzate a seconda dello spazio e dello stile. Un esempio? “A Londra abbiamo realizzato e montato un lampadario in tessuto per la cameretta del bimbo dal diametro di due metri e mezzo”, raccontano dall’azienda. Estro in fiera punta sulle lampade da tavolo senza fili ricaricabili, piccole e facili da trasportare, pensate per arredare i ristoranti, con una autonomia di sette ore circa e resistenti anche agli esterni.

Illuminazione Contardi
Illuminazione Contardi

Tra gli ambasciatori dell’illuminazione made in Italy c’è Contardi che presenta poetiche e flessibili luci per impreziosire gli in e gli outdoor; e Fabbian, che tra i prodotti più scenografici ha Armilla di Lorenzo Truant, una sospensione a forma di grande sfera in vetro soffiato e metallo che ricorda gli strumenti di misurazione astronomica rinascimentali.
Il bagno degli hotel più esclusivi diventa un ambiente intimo e accogliente, da arredare con materiali caldi, carte da parati ricche, luci e profumi per ricreare l’atmosfera domestica; uno spazio flessibile dove potersi concedere anche un drink immersi nella vasca grazie al porta calici di Victoria+Albert.

Victoria + Albert Baths
Victoria + Albert Baths

Nel regno della bellezza e del benessere vince il legno abbinato al colore, trend ben raccontato dai lavabi di VitrA poggiati sui piani lignei dalle svariate forme e dai lavabi in vibrante verde e blu di Alape, il tutto arricchito dalle finiture preziose dei rubinetti, come l’ottone spazzolato, il bronzo e l’oro di Perrin&Rowe.

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Dornbracht, Aquamoon

In fiera, da non perdere, gli spazi-mostra, i tre Eat Set e i quattro Sleep Set, delle concept rooms ideate da architetti e designer. Con una “sfida”: dover interpretare un brand lontano dal mondo dell’arredo, ma affine allo stile e all’attitude del progettista.
Per esempio, Yasmine Mahmoudieh, architetto, interior designer e imprenditrice, ha ideato la Room Three degli Sleep Set, cimentandosi con i romanzi della celebre casa editrice Penguin Books.
Il risultato è un ambiente scandito in tre parti: la prima è una lounge con scritti del poeta persiano Rumi, la seconda è una camera da letto che cita il “Simposio” di Platone e la terza è l’area bagno-wellness arredata con le soluzoni di Dornbracht e ispirata al romanzo Elizabeth and her German Garden di Elizabeth Von Arnim.
Infine, tra gli stand più interessanti, da segnalare quello di Zonca International, brand di illuminazione che al posto delle luci mette in scena i gin di produzione propria in un concept bar ideato dall’architetta Chiara Caberlon e realizzato con Gmc contract&mobili.