La simbiosi è servita

È nella fusione con il contesto naturalistico della costa basca, in Spagna, che il nuovo Akelarre Hotel raggiunge il picco d’eccellenza. Un tutt’uno con mare e terra ottenuto dal duo di progettisti Mecanismo, sempre saldo su un’unica bussola: i materiali

Godere del silenzio che fonde l’orizzonte, del profumo carico di salsedine che solletica le narici o quello degli arbusti mossi dal vento. Tutto senza mai essere osservati. Camaleontici come una qualsiasi specie faunistica della zona. Connessi alla parte più ancestrale dell’animo. L’esperienza offerta dall’Hotel Akelarre è decisamente eccezionale, profusa dall’alto dalla costa basca di San Sebastián a chiunque desideri ritrovare un’oasi di calma. Il merito non è solo del luogo in cui la struttura si trova, ma di chi è riuscito a mediare tra intervento umano e natura arrivando addirittura a fonderli.

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Hotel Akelarre, outdoor

Gli autori del progetto, lo studio madrileno di architettura Mecanismo guidato da Marta Urtasun e Pedro Rica, ha del resto sempre seguito un unico credo: agire nel rispetto dello scenario in cui si opera, del suo ambito culturale, senza tuttavia esserne paralizzati, ma anzi, fatti saldi questi puntelli, investigare sfere d’innovazione. Con quali strumenti? Pochissimi e decisivi. La scelta dei materiali e lo studio dei dettagli. In questo modo il duo, qui, è riuscito a creare legami stretti con il paesaggio circostante, a limare invadenza e prevaricazione. A lavorare di fino su integrazione e sintonia. Il risultato è coerente, armonico, funzionale, dettato dal fatto che lo studio ha seguito ogni fase del progetto: sviluppo, esecuzione, elaborazione di sistemi e prodotti architettonici. E anche consulenza in ambito di design.

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Hotel Akelarre
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Hotel Akelarre

Nella struttura, che guarda il Mar Cantabrico con fantastiche terrazze aperte sulla prospettiva e vetrate che mostrano l’infinito, legno, metallo, lino costituiscono i cardini di forma e funzione. Perfettamente mimetizzati, cinque cubi in pietra si ergono dalla collina custodendo un totale di 22 stanze, distribuite su due livelli e tutte orientate verso il mare, similari per funzionalità indipendentemente da dimensione e categoria.

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Fuori, incastonati in porzioni antistanti e attorniati da aree verdi, sei spazi dalla silhouette tonda sono suggestivi belvedere dove trovare rifugio seduti sui confortevoli elementi d’arredo per esterni firmati Kettal. Un elemento interamente ricoperto in legno fa da leitmotiv e corre longitudinalmente a ogni piano, connettendo tutte le aree comuni: wellness, snack bar, wine cellar e lounge. Molti degli ambienti sono stati personalizzati dagli architetti con arredi e texture custom made, e anche l’illuminazione è stata studiata nei minimi dettagli per garantire il giusto rapporto spazio-fonte luminosa, in relazione anche a quella naturale. Infine, ad allietare il palato, il famoso ristorante che vanta tre stelle Michelin con a capo lo Chef Pedro Subijana, genius loci della nouvelle cuisine Basca.

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