Il nuovo look di Giannino è apparentemente semplice e fluido, in realtà il progetto degli architetti milanesi Spagnulo&Partners è complesso e raffinato, e restituisce alla città un’icona conosciuta in tutto il mondo, figlia della sua storia, ma ricca di forti innovazioni leggere e in alcuni casi addirittura invisibili.
È una specialità della casa – per rubare un concetto tipicamente culinario – quella di Federico Spagnulo e dei suoi collaboratori il saper respirare le eredità, cambiare e innovare senza stravolgere (il nuovo ristorante del Baglioni Hotel di Londra ne è stato un classico esempio).
Il risultato finale non lascia al caso nessun dettaglio, partendo dall’architettura fino ad arrivare all’interior, alle scelte formali e alla mise en place, per un insieme che unisce con armonia business e cultura. Il percorso stilistico scelto dai progettisti parte dal contenitore: le boiserie in Noce Daniela sono arricchite da dolci cornici e sobri rilievi che accolgono profili in ottone spazzolato, i tessuti alle pareti cambiano da locale a locale, ma sono fedeli nelle trame ai motivi in voga a inizio Novecento e la loro unione con le partizioni interne sono un forte richiamo alla cultura Neoplastica di De Stijl.
Tracce delle architetture milanesi sono forti presenze nel progetto: gli imponenti portici di via Vittor Pisani, dove Giannino abita, si ritrovano nelle sale del ristorante, i decori della parte superiore delle pareti sono una riproposizione della ringhiera montata sulla scala di un altro dei luoghi simbolo di Milano, Villa Necchi Campiglio.
Uno scultore dei primi del Novecento e milanese per adozione – Fausto Melotti – è l’ispiratore delle leggere forme delle applique e dei lampadari disegnati dai progettisti e realizzati con vetro e ottone. La cultura nella sua accezione più piena è il filo conduttore di questo progetto che in ogni anfratto ha qualcosa da raccontare e, al tempo stesso, dichiara con toni fermi una vocazione al presente e al futuro, tanto da essere – nelle intenzioni della nuova proprietà – il primo di una serie di locali da inaugurare nelle capitali mondiali del lusso e del design.
Questo progetto grida silenziosamente la sua forza culturale e il suo allure contemporaneo, Giannino è un locale che si può anche solo visitare, che evoca immagini gloriose a chi conosce la storia e incuriosisce chi invece non ha vissuto la grandeur che il ristorante ha goduto per decenni.
Owner: Fresco Cimmino
Project: Spagnulo & Partners
General Contractor: Essequattro
Fabrics: Dedar and Nobilis
Lighting: LuceTu
Photo credits: Giorgio Baroni