“Un’interpretazione della molteplicità del linguaggio dei prodotti Cappellini fra tradizione e contemporaneità”: è Giulio Cappellini stesso a definire così la prima di una serie di rappresentazioni da lui fortemente volute e volte a interpretare i prodotti dell’azienda in modo sempre diverso e contrastante, per manifestarne la poliedricità, il massimo eclettismo espressivo e la trasversalità nel residenziale.
Prima di queste rappresentazioni: Cappellini Goes Barocco, realizzata in collaborazione con la designer e scenografa Valentina Folli, in scena dal 18 gennaio presso lo showroom parigino di Boulevard Saint-Germain, in spazi riletti attraverso una rivisitazione dei fasti del ‘600 fra presente e passato, minimalismo e opulenza, arti visive e lifestyle.
Terrazzo, Giardino d’inverno, Drawing Room e Sala da pranzo: quattro set, risultato di un gioco di contrasti azzardato e ironico e ricchi di citazioni cinematografiche, per raccontare la contemporaneità, mettendo in scena una nuova concezione dell’abitare firmata Cappellini; spazi dove le collezioni si integrano perfettamente in ogni contesto senza rinunciare alla propria identità.
Un percorso tattile, visivo e sensoriale in cui le collezioni sono decontestualizzate fino all’assurdo e immortalate in attimi di vita domestica e in cui le forme rigorose e ipercontemporanee dei progetti dell’azienda scoprono un nuovo modo d’essere nell’accostamento alle diverse espressioni della cultura barocca. Da queste il nuovo modo di abitare prende in prestito i dettagli decorativi e stilistici: elementi classici come i riferimenti pittorici, i broccati, gli specchi, le maioliche, gli stucchi, le allegorie, sono riproposti in ambienti destrutturati per reinventare la tradizione, tra effimero, onirico e impressioni contemporanee.
