Segno positivo accanto al bilancio dell’edizione 2016 di Operae, il festival dedicato al design indipendente che si svolge a Torino, in parallelo ad Artissima.
Dal 3 al 6 novembre Palazzo Cisterna è stato eletto quale suggestiva cornice espositiva, rimarcando così lo stretto legame tra il territorio e l’evento che rappresenta una piattaforma in cui design, artigianato, gallerie, aziende e istituzioni si incontrano, e che intende valorizzare anche i luoghi storici della città ponendo l’attenzione non solo sull’accurato contenuto, ma anche sul suo contenitore. Ogni anno un setting differente. Per questa settima edizione, sviluppata sul tema Designing the Future, i 33 designer selezionati provenienti da tutto il mondo hanno potuto godere di un’ambientazione tanto evocativa per esporre le proprie creazioni che, pur agendo su differenti frontiere del design contemporaneo, trovano un comune approccio progettuale nel rapporto con l’artigianato, nella commistione con altre discipline (scientifiche in primis), nella sperimentazione con vecchi e nuovi materiali.
Sono loro i protagonisti della Sezione Designer che ha contraddistinto la manifestazione accanto alla Sezione Gallerie (novità 2016): un focus sul design da collezione per interrogarsi su significati e prospettive di questo tema, in un momento in cui le gallerie specializzate stanno acquisendo sempre maggiore interesse.
«Immaginare e ideare oggi gli oggetti che saranno utilizzati nel futuro» è la sfida lanciata ai designer dalla curatrice di Operae 2016, Annalisa Rosso: «un appello al coraggio e alla consapevolezza di chi progetta oggi per determinare il nostro domani».
Sempre in quest’ottica sono stati organizzati due workshop per professionisti (uno dedicato al legno a cura di Slow Wood e uno incentrato sulle fragranze a cura di Tonatto Profumi) e lo spazio b2b per operatori To Design Meetings, organizzato dalla Camera di Commercio di Torino, che ha richiamato oltre 40 aziende e più di 50 designer, per un’agenda complessiva di 350 incontri.
A corollario di queste attività, l’esposizione Piemonte Handmade, il progetto che ha visto la sinergia di artigiani locali, designer e gallerie per produrre dieci progetti esclusivi; per concludere con Trecentottanta. Appunti sull’antica Università dei Minusieri che raccoglie la conoscenza dell’antica Università dei Minusieri, Ebanisti e Mastri di Carrozza fondata a Torino nel 1636, reinterpretata dal duo di designer veneziani Zaven. Ne sono nati due oggetti inediti, presentati e posti in vendita durante l’evento.
Poche parole riassumono quindi questa edizione di Operae: l’alto livello qualitativo dei progetti proposti e degli ospiti (tra cui l’architetto Cino Zucchi e Joseph Grima , l’economista Stefano Micelli, il direttore della Design Parade di Hyères e Tolone Jean-Pierre Blanc, il direttore artistico della Beijing Design Week Beatrice Leanza), la partecipazione internazionale, le concrete opportunità di business per gli operatori.