Nemo, che persegue la sua politica di innovazione con nuovi progetti firmati Doriana e Massimiliano Fuksas, Charles Kalpakian, Studiocharlie e Arihiro Miyake, presenta a Interieur la sua nuova collezione. La sua ricerca industriale continua a basarsi sulle eredità architetturali lasciate dai grandi maestri, mettendo in produzione quest’anno la Borne Béton, disegnata da Le Corbusier nel 1952. Di Rudi Ricciotti invece, uno dei nomi chiave del 2016, la lampada “Mais plus que cela je ne peux pas”: un oggetto-manifesto contro il disegno degli oggetti, una putrella tranciata, semplicemente delineata dai LED. L’azienda mette in produzione per la prima volta le opere di maestri come Le Corbusier, Vico Magistretti, Franco Albini, Charlotte Perriand and Kazuhide Takahama o inventa nuovi classici come la piccola MR Light di Javier Mariscal e disegna nuovi sistemi, trova nuove soluzioni tecniche. La famiglia Spigolo di Studiocharlie, che può essere adattata e assemblata a proprio piacimento o In the wind di Arihiro Miyake, con il suo sistema a torsione che permette un’illuminazione LED a 360°.
Ma Nemo non si limita alle novità di prodotto e nell’ambito di Interieur presenta la mostra retrospettiva La Luce, un interessante percorso negli archivi Le Corbusier e Perriand per meglio comprendere la loro filosofia della luce e il processo produttivo compiuto da Nemo negli ultimi 10 anni. Disegni e fotografie che vengono presentati accanto a prototipi di luci diventate ora iconiche.