DimoreStudio e le alchimie del design

Scenografie d’interni che prendono forma attraverso un percorso di alchimie emotive, generate da accostamenti armonici e inusuali di materia e colore. La storia di DimoreStudio trova posto tra creazioni su misura e oggetti di recupero, in un’altalena di richiami e sensazioni in cui domina il valore assoluto dell’eleganza.

Come è nato DimoreStudio?

Britt Moran: Ci siamo incontrati la prima volta durante la progettazione di un hotel a Shanghai e in quel momento abbiamo colto la complicità artistica che ci avrebbe poi legato. Abbiamo entrambi una forte passione per l’arredamento e la decorazione, arrivando a completarci a vicenda: Emiliano rappresenta la metà più artistica, io sono più business-oriented, ma questa dicotomia è fondamentale per mantenere un nostro equilibrio.

DimoreStudio è nato quindi nel 2003 e poco dopo abbiamo dato avvio alla nostra collezione di arredo Progetto Non Finito. Recentemente abbiamo invece aperto la nostra personale galleria, DimoreGallery, uno spazio espositivo permanente per i prodotti di Progetto Non Finito, pezzi icona del design e una selezione di designer che noi rappresentiamo.

La progettazione per voi è un lavoro a quattro mani o avete specifiche aree di competenza?

Britt Moran: Siamo un duo creativo, ma i ruoli si sono via via definiti con il passare del tempo. Emiliano Salci ha assunto il ruolo di Creative Director, mentre io sono l’Executive Director.

Quali sensazioni mira a trasmettere un vostro progetto di interior?

Britt Moran: In ogni progetto cerchiamo di far emergere una reinterpretazione di influenze del passato, caratterizzate da un aspetto più contemporaneo; da questo intento deriva un mix bilanciato di stili, texture e colori. L’atmosfera creativa di DimoreStudio è infatti rivolta a sviluppare un equilibrio armonico tra design, arte e architettura. Creiamo spazi the siano caldi, invitanti, funzionali, in grado di rimanere nella memoria.

Questo recupero dei ricordi e importanza della memoria che è parte integrante della vostra filosofia, perché è così importante?

Emiliano Salci: I ricordi sono qualcosa che accomuna tutti quanti e per certi versi ci lega gli uni gli altri. Tutti quindi possono trovare un elemento di identificazione in un nostro progetto. Per questo partiamo da riferimenti “familiari” e richiami al passato, per poi proporli nel presente in chiave contemporanea.

Ci sono dei materiali, colori, combinazioni che prediligete?

Emiliano Salci: Certamente. Marmo, ottone, legno invecchiato, velluto, seta sono tra i materiali da noi più utilizzati per i progetti. colori inusuali e mix inaspettati di materiali che creano ambienti senza tempo, attualizzati dall’uso dei colori, spesso inusuali, per ottenere quale risultato finale un ambiente accogliente grazie alla combinazione di elementi diversi ma in armonia dell’insieme.

In quali lavori siete attualmente impegnati?

Britt Moran: Stiamo lavorando a diversi progetti, per residenze private e spazi pubblici. Tra questi, ad esempio, ad agosto ha aperto un nuovo hotel del gruppo Casa Habita, a Guadalajara, interamente curato da DimoreStudio. Stiamo poi seguendo il progetto di un nuovo hotel a Parigi e siamo impegnati nella realizzazione di residenze private per collezionisti d’arte, per i quali abbiamo studiato un ambiente in linea con la loro passione e in cui tali opere possano trovare risalto. Stiamo poi lavorando anche nel settore del retail, sia a Milano che a livello internazionale, per brand come Cire Trudon and Aesop.