Il brand Nichetto si amplia

Dopo la sedia  Elysia, il divano Stanley e il tavolo Laurel, presentati rispettivamente durante la Stockholm Design Week del 2014 e la New York Design Week  nel maggio del 2014,  il brand Nichetto si sviluppa ulteriormente, arricchito da sette nuovi elementi come il letto Dubois, la poltrona bergère Blanche, la scrivania Harold, la sedia Vivien, il tavolo Marlon, il cabinet modulare Mitch e i cuscini Stella.

Ogni prodotto riflette l’influenza dei grandi interior designer degli anni ’50, del design scandinavo e di un design italiano post moderno, che si traducono in una estetica contemporary di lusso.

“Dopo un fortunato incontro con De La Espada – racconta Luca Nichetto – circa tre anni fa è nata l’idea di realizzare questo brand. L’obiettivo di partenza era quello di creare una collezioni che prediligesse una visione olistica della progettazione, come avveniva negli anni ’50 dove il designer pensava a degli ambienti completi più che a dei singoli prodotti. Siamo così partiti lo scorso anno con la realizzazione di quattro elementi, per poi ampliare la collezione aggiungendone altri sette, presentati lo scorso gennaio a Maison&Objet Paris. Ora direi che la proposta di un mood abitativo è piuttosto completa. Questi elementi possono essere destinati  sia ad un uso domestico sia per progetti e forniture contract di alto livello”.

La collezione è il risultato dell’unione delle differenti competenze di coloro che hanno partecipato al progetto.  Oltre al designer e all’expertise di De La Espada nella lavorazione del legno massello,  hanno collaborato la modellista Yulia Yadryshnikova e il fotografo Massimo Gardone. Il progetto Herbarium, realizzato proprio da Gardone e sviluppato attraverso un minuzioso studio di combinazioni di elementi naturali come fiori e foglie, è parte integrante della ricerca da cui è partito Nichetto per la definizione di tre palette di colori (calda, neutra e freddda) per tessuti e materiali. “Per le definizione dei colori della collezione, abbiamo fatto una ricerca appassionante sui toni e sfumature che si trovano in natura. Attraverso la collaborazione con Massimo Gardone, è stata così definita una selezione di tre categorie di tonalità che ci ha molto ispirato”.