Rigore ed equilibrio per Armani/Silos

In via Bergognone 40 a Milano, nel luogo dove originariamente era situato un deposito di una grande industria multinazionale, sorge l’Armani/Silos, uno spazio che racconta 40 anni di esperienza professionale di Giorgio Armani.

L’edificio, costruito nel 1950, a seguito dell’intervento di ristrutturazione si sviluppa su quattro livelli per una superficie di circa 4.500 mq.

Attraverso un progetto di ristrutturazione immaginato e seguito dallo stilista stesso, la ricerca di semplicità, la predilezione per le forme geometriche regolari e il desiderio di uniformità hanno dato vita a un’architettura sobria e monumentale al tempo stesso, seguendo la regola dell’ordine e del rigore.

Le aree relative alle varie attività all’interno dell’edificio sono state progettate per rispondere con razionalità alle esigenze funzionali, sempre nel rispetto della natura del luogo. L’intervento ha conservato la sagoma originaria dell’edificio che ricorda quella di un alveare, metafora di laboriosità, rafforzando l’identificazione tra il nuovo spazio espositivo e il dinamismo creativo ed essenziale di Giorgio Armani. Unico elemento distintivo è la finestra a nastro che segna il perimetro dell’edificio, quasi come una corona, definendone la massa compatta. All’interno, l’edificio è organizzato secondo uno schema distributivo a basilica con un ‘foro’ aperto a tripla altezza sul quale si affacciano due livelli di navate laterali.

La mostra, che si articola su tutti e quattro i piani, è un excursus sui 40 anni di lavoro dello stilista e comprende 600 abiti e 200 accessori, dal 1980 a oggi, suddivisi secondo alcuni temi che hanno ispirato e che continuano a ispirare il suo lavoro creativo.

Lo spazio propone, oltre all’esposizione, un gift shop, una caffetteria aperta sulla parte interna e l’archivio digitale. Quest’ultimo raccoglie schizzi, disegni tecnici esemplificativi e materiale relativo alle collezioni prêt-à-porter e di alta moda Giorgio Armani Privé ed è dedicato ai ricercatori e agli appassionati che desiderano approfondire il lavoro e l’universo stilistico di Giorgio Armani.

“Allestire Armani/Silos, decidere che cosa esporre e con quali modalità, concentrarsi sui temi che meglio possono riassumere un pensiero e uno stile, mi ha aiutato a riflettere su 40 anni di lavoro, con passione ma anche con equilibrio – ha spiegato lo stilista –  Perché la moda, che sembra vivere in un eterno presente, ha necessità di riflettere su se stessa e sulle proprie radici proprio per proiettarsi nel futuro, accompagnando e spesso anticipando i grandi mutamenti sociali. Ricordarci come siamo stati ci aiuta a capire come potremo essere”.