Progetto Gallery on stage

Nel panorama produttivo italiano di mobili in stile un gruppo selezionato di aziende ha trovato un fil rouge che le unisce dal 1992: “Va in scena la qualità”, un claim portato avanti da ventiquattro anni e che ancora oggi riassume la filosofia che le ha unite, ovvero l’alta qualità come requisito indiscusso.

Con un nuovo layout espositivo e forti di un efficace piano di comunicazione, anche quest’anno le aziende di Progetto Gallery espongono sotto i riflettori del Salone del Mobile il risultato della loro maestria artigiana, presentando a un pubblico internazionale non solo mobili classici, ma anche complementi d’arredo, elementi per l’illuminazione, tessuti, ambienti, spesso anticipando le tendenze del settore e sicuramente testimoniando le evoluzioni che hanno attraversato i decenni.

Aziende che si differenziano tra loro per tipologia di prodotto, organizzazione produttiva e commerciale e mercati di destinazione, ma tutte con alcuni tratti distintivi in comune, che le hanno fatte diventare punti di riferimento a livello internazionale nell’arredo di spazi abitativi esclusivi, hotel di lusso, musei, ambasciate, spazi commerciali e istituzionali. A cominciare dalla profonda e antica conoscenza di ogni singola fase di lavorazione, talvolta ancora interamente manuale. E poi l’accuratezza massima nella realizzazione di ogni dettaglio, come nel caso di intagli, finiture e decorazioni; lo studio preciso delle fonti storiche che guidano i diversi stili; la ricerca continua della bellezza e di un’estetica senza tempo che sappiano coniugarsi a funzionalità e comfort; le proficue collaborazioni con progettisti e designer per l’ideazione di nuovi concept; la capacità di fondere le proprie lavorazioni di nicchia, nate spesso in una piccola bottega artigiana, con quelle tipiche di altri distretti, rendendo i prodotti innovativi ed espressione di moderne contaminazioni fra territori, tecniche di lavorazione e materiali. Legni pregiati, fusioni di metalli, pellami esclusivi, cristalli, vetri, marmi, tessuti, colori… elementi che abbinati tra loro creano valore, bellezza e armonia artistica. Ma quello che più contraddistingue le venticinque aziende, oltre naturalmente al fatto di realizzare prodotti interamente Made in Italy, è la capacità di interpretare al meglio le esigenze e il gusto del committente e di metterli al centro del proprio lavoro, dando vita a realizzazioni personalizzate e su misura, dalla scelta dell’oggetto fino alla realizzazione dell’arredamento completo, ognuna secondo la propria identità.

Il gruppo numericamente più consistente è quello delle aziende lombarde che fanno parte del distretto brianzolo del mobile classico: Tagliabue A&A con Roberto Ventura, Cappellini Intagli, Bellotti Ezio, Croce, Mario Galimberti, Minotti Collezioni, Minotti Luigi e Benigno, Mida, Pimar, Marzorati, Fratelli Busnelli, Fratelli Sanvito e Armando Rho. Un distretto famoso nel mondo, con due secoli di produzione alle spalle e una specificità riconducibile all’alto potenziale creativo del sistema produttivo e alle forti competenze tecniche e professionali presenti.

Altro gruppo di aziende del Progetto Gallery che fanno capo a un distretto antico e rinomato è quello della provincia di Firenze, culla del Rinascimento e ispirazione nei secoli per artisti e artigiani, con le sue ville medicee, i suoi quadri, le sue sculture, i suoi intagli armoniosi e aggraziati. Qui operano le fiorentine Tosco Ticciati, Badari Lighting, CreArt, Florence Art e Gallo, altre realtà affermate che, per lo spettro variegato dei prodotti che realizzano, anch’esse talvolta uniscono lavorazioni antiche nate proprio nel territorio fiorentino, come per esempio la decorazione a “Guazzo”, a materiali e lavorazioni contemporanei.

Ma non mancano altre eccellenze dislocate sul territorio italiano, da nord a sud, e anche in questo caso spesso parte di distretti manifatturieri rinomati: dalla casertana Annamaria Alois San Leucio alla vicentina Bertolini Arte, dalle emiliane Bernazzoli by Ghilba e Venturi Arte alla varesina Artearredo, fino alla romana MP2.

Nomi eccellenti, tutti, con secoli di conoscenza sulle spalle. Perché “la perfezione non si raggiunge in un attimo”.