Il Coniglio Verde dei Negramaro diventa una poltrona per Natuzzi

Nato davanti a un caffè tra Giuliano Sangiorgi, PJ Natuzzi e Fabio Novembre, il progetto Green Rabbit fonde la musica e il design per dare vita a una poltrona a forma di animale

Green Rabbit by Natuzzi Italia, design Fabio Novembre - Photo © Alberto Zanetti
Green Rabbit by Natuzzi Italia, design Fabio Novembre - Photo © Alberto Zanetti

Quante volte succede nella vita vera che il punto di partenza per un progetto di design sia l’amicizia e non i numeri? A volte accade. È successo a Giuliano Sangiorgi, fondatore dei Negramaro, Pasquale Junior Natuzzi, direttore creativo di Natuzzi Italia e all’architetto Fabio Novembre. Amici da tempo, tra loro, e in maniera incrociata, i tre si sono trovati allo stesso tavolo, a pochi mesi dall’ultima edizione del Salone del Mobile.Milano a progettare Green Rabbit, poltrona celebrativa, prodotta in edizione limitata di 100 pezzi.

«Siamo tutti un po’ di strada, un po’ randagi», dice PJ Natuzzi per commentare l’inedito trio creativo. «Nel nostro modo d’interagire non abbiamo muri, confini, o regole d’ingaggio, ma andiamo liberi. Forse è il bello delle nostre amicizie, in cui abbiamo anche momenti di contrasto». In questo contesto di relazioni intense e sincere, PJ riceve una telefonata da Giuliano, che gli dice “sono a Milano, facciamo colazione insieme?” «Vado», continua a raccontare PJ, «e mi ritrovo Fabio, con il quale da un po’ di mesi che stavamo litigando. E quindi, quella mattina, c’era Giuliano che faceva la Svizzera, e io facevo un Paese in guerra con quello di Fabio. In mezzo c’era Giuliano che, dopo un’ora e mezza di chiacchiere, lancia l’idea di fare qualcosa insieme, a cavallo tra la musica e il design».

Photo © Davide Arena
Photo © Davide Arena

Giuliano Sangiorgi stava in quel momento progettando Diamanti, il nuovo singolo che ha poi lanciato con Jovanotti e con Elisa, e stava anche pianificando di celebrare il ventennale della sua band salentina, arrivata agli onori della cronaca nel 2005, con il singolo Mentre tutto scorre, primo estratto dall’album omonimo, che è rimasto 83 settimane consecutive nella classifica dei dischi più venduti in Italia. Il singolo cantava la dichiarazione di resa a una relazione basata su menzogne, falsità e giochi di potere (“E usami, straziami, strappami l’anima / Fai di me quel che vuoi, tanto non cambia / l’idea che ormai ho di te”), e invocava un ‘Verde Coniglio’, identità mai svelata, un’immagine iconica che ciascuno riempie di significato.

Il racconto di PJ Natuzzi prosegue: «Giuliano ci ha detto: “I creativi siete voi, io vorrei cercare di fondere quest’amicizia che ci lega con la mia indole artistica, e con il mondo di riferimento dei Negramaro, che è la musica. Iniziò quella mattina un brainstorming da cui, come si fa nel 2023, partì il gruppo whatsapp, dove si riversarono idee e immagini nelle ore e giornate successive, fin quando blindammo l’idea di creare una poltrona e un pouf che produce suono e musica».

Quest’idea di una seduta che integrasse la musica non è nuova per Natuzzi: il marchio aveva infatti messo sul mercato vent’anni fa, Sound, una poltrona con impianto audio annesso, che oggi non è più in produzione. «Oggi abbiamo la tendenza di portarci la musica con noi», spiega il direttore creativo di Natuzzi Italia. «Per le persone conviviali, la musicalità dello stare insieme è sempre bella. Per quella che è la nostra indole, mia, del brand, del lifestyle a cui sto cercando di dare forma, fondere e integrare le due esperienze di comfort e living era un qualcosa che avevo in testa».

È così che da un’amicizia è nata una poltrona. Green Rabbit rappresenta un’esperienza dove comfort e suono si fondono: volumi sinuosi e avvolgenti si susseguono armonicamente in questa confortevole seduta rivestita da bouclé di lana rigorosamente verde e resa multisensoriale da un impianto audio integrato nella poltrona. La base swivel in metallo impreziosita da una lucente sfera dorata sorregge Green Rabbit evocando quell’approccio pop che è parte della cifra stilistica di Fabio Novembre. Ma ciò che rende Green Rabbit un oggetto di culto sono le lunghe orecchie che si elevano dai lati della spalliera e ne definiscono il design.

Photo © Davide Arena, Alberto Zanetti