Grand Quay, Montreal
DATA SHEET

Client/Owner: Administration portuaire de Montréal (AMP)
Architects: Provencher_Roy
Landscape design: NIPPaysage
Structure: NCK
Electromechanical: Pageau Morel
Civil Engineering: Génipur
Maritime Infrastructure: WSP Group
Structural Glass: Elema
Builder: Pomerleau
Lighting: CS Design
Contractor: Pomerleau
Consultant: Arup / Glazing – Saint-Gobain (by Agnora) /
Exterior Cladding – Curtain wall: Alumicor & Vitreco /
Aluminium – Clermont / ELEMA Experts-Conseils
Photo credits: James Brittain, Stephane Brügger, Olivier Blouin, Nanne Springer

In ogni città, ruolo e funzioni del porto sono molteplici. In Québec, Montreal non fa eccezione. Un tempo primario snodo commerciale cerealicolo nel mondo, ora il suo porto è un elegante “ingresso” che accoglie navi da crociera con più di 120mila turisti l’anno e insieme un ritrovato “salotto” per la cittadinanza da attraversare nel verde.

Custode delle memorie industriali dell’isola, questa complessa opera di riqualificazione – 38mila mq fondamentali per lo sviluppo sostenibile della città – è stata resa possibile per mezzo di un approccio integrato di pianificazione urbana e architettura del paesaggio dagli studi locali di Provencher_Roy e NIPPaysage.

Il primo, studio di architettura fondato nel 1983 da Claude Provencher e Michel Roy e già attivo con il World Trade Center Montréal sin dai primi anni Novanta; il secondo, studio di landscape design creato nel 2001 da cinque laureati dell’Università di Montréal (Mathieu Casavant, France Cormier, Josée Labelle, Michel Langevin, Mélanie Mignault). A loro, grazie al bando di assegnazione dell’Amministrazione Portuale di Montreal nel 2013, si devono oggi Grand Quai (2018) e Torre (2023) con cui adesso dialogano acqua e città.

Oltre un secolo di storia abbraccia la trasformazione che restituisce il porto alla collettività. A inizio ‘900 gli hangar dell’Alexandra Pier, e poi nel 1967 il terminal crociere di Iberville, separarono la città dal lungofiume. Ora invece il molo si ricollega al tessuto urbano grazie a una passeggiata a tetto verde sopraelevata sul fiume, mentre il nuovo skyline di Montreal è dominato da una torre vetrata alta 65 metri con un panorama a 360 gradi sulla città.

Un accesso all’acqua, pedonalizzato e verde. Un ingresso in città riconoscibile da chiunque. Il design rievoca il patrimonio industriale del sito. Di fronte all’antica Tour des Convoyeurs usata per lo stoccaggio cereali, la nuova torre. Struttura in acciaio, nucleo in cemento e facciata vetrata si rende omaggio alle monumentali architetture del primo porto, slanciando verso l’alto i blocchi dei vecchi capannoni.

Una terrazza, non a caso a forma di spiga, attraversa la Promenade d’Iberville e conduce alla nuova Place des Beginments. Portano ad ammirare il corso d’acqua, balaustre color oro come il grano e una scala elicoidale, forma ricorrente nelle dimore del XIX secolo lungo il panorama stradale cittadino. Mentre il ponte di osservazione, 55 metri sopra la banchina, può fungere anche da spazio eventi.

Ridisegnato il traffico veicolare, una nuova pedonalizzazione. Una passerella verde cammina sul tetto del terminal traghetti, utilizzando oltre 20mila piante, resistenti a condizioni climatiche avverse. Alberi autoctoni come gli aceri del Quebec, olmi e pini bianchi, storicamente usati nelle barche.