La fiera di design alla Porta del Dragone

Si è conclusa il 22 giugno l’undicesima edizione di Design Shanghai, il più grande evento internazionale di design in Asia che presenta il meglio del design internazionale e coltiva i talenti locali

World Expo Exhibition and Convention Centre, Pudong

Il mercato del design in Cina è in piena espansione, soprattutto nelle principali città. C’è un enorme potenziale inesplorato, che va ben oltre le metropoli già affermate. Nonostante le sfide, come la gestione di un numero crescente di eventi e la necessità di distribuire gli sforzi durante tutto l’anno, traspare un grande ottimismo per il futuro del design in Cina. L’energia, la creatività e un pubblico crescita sono segnali molto positivi. Design Shanghai, la fiera diretta da Zhuo Tan, ha saputo cogliere, per l’undicesimo anno consecutivo, questa sfida promuovendo il dialogo sul mercato asiatico attraverso un programma culturale molto articolato.

U+

All’interno dello Shanghai World Expo Exhibition and Convention Centre di Pudong, il dialogo tra oriente e occidente è stato articolato in quattro padiglioni, ampliati di un terzo per l’edizione di quest’anno: “Furniture and Lighting”, “Kitchen and Bathroom”, “Living and Lifestyle” e “New Materials and Application”. Il padiglione 1 ha riunito i migliori marchi di arredamento e illuminazione, con una presenza internazionale di spicco: la vetreria di lusso francese Lalique, il marchio di illuminazione italiano Icone Srl, il brand italiano di mobili da esterno di lusso Ethimo, l’azienda d’illuminazione italiana Masiero, il produttore giapponese di mobili in legno Karimoku Case, lo spagnolo ICEX – che ha presentato i marchi Agora, Viccarbe, Colección Alexandra, LZF Lamps e RS Barcelona – il produttore tedesco Bretz e i designer di illuminazione cechi Sans Souci.

U+

Tra le aziende cinesi degne di attenzione, non possiamo non citare U+, uno dei brand di arredamento più popolari in Cina, apprezzato per il suo stile moderno e minimalista. Offre mobili e complementi d’arredo dal design semplice ed elegante, caratterizzati da linee pulite, colori neutri e materiali naturali, rivolgendosi a un pubblico giovane, in cerca di un’estetica contemporanea per la propria casa – target emergente nella Cina di oggi –, e vanta una forte presenza online e un numero crescente di negozi fisici nelle principali città cinesi.

Why Garden by Meng Ye
Why Garden by Meng Ye

Why Garden è, invece, un brand di arredamento cinese guidato dal designer Meng Ye, un nome importante nel panorama del design cinese, riconosciuto per la sua capacità di fondere estetica tradizionale e moderna. Il brand si distingue per l’utilizzo di materiali naturali, l’attenzione ai dettagli artigianali e un’estetica che richiama la serenità della natura. I pezzi di Why Garden, spesso unici o in edizione limitata, sono pensati per essere dei veri e propri oggetti di design da collezione. Ha invece sede a Hong Kong, ma un’anima italiana, Livintwist, azienda specializzata in arredamento da esterni, che ha presentato in fiera la sua collezione Flo, un’ode alla semplicità e alla serenità della natura. 

Flo by Livintwist
Flo by Livintwist

Accanto alla proposta commerciale, Design Shanghai ha dedicato ampio spazio al dialogo e all’approfondimento con la terza edizione del Sustainable Design China Summit. L’evento, guidato da Orianna Fielding, ha offerto una piattaforma internazionale a più di 60 tra architetti, designer e leader di pensiero invitati a confrontarsi sui temi che plasmeranno il futuro del design sostenibile. Tra i nomi di spicco, Tinhanei Lee di Marriott International, Chris Choa di OUTCOMIST, Carlo Ratti, Erez Ella di HQ Architects e Stephan Nicoleau di FullCycle. Temi di stringente attualità come la transizione verso città a zero emissioni, la decarbonizzazione dell’ambiente costruito, lo sviluppo della stampa 3D in architettura e l’ascesa dell’ospitalità e del turismo eco-sostenibile sono stati al centro di un dibattito intenso e partecipato.

Materials First

Legata al Summit, anche l’installazione Materials First, curata da Chris Lefteri, esperto di materiali e CMF, ha trasformato i materiali in protagonisti, presentando oltre cento campioni, suddivisi tra circolari, innovativi e derivanti da scarti, invitando i visitatori a riconsiderare il loro ruolo: non solo soluzioni tecniche, ma elementi narrativi capaci di ispirare nuove prospettive.