L’edizione 2025 di Design Shanghai è già confermata – inaugurerà precisamente il 4 giugno 2025 – e si arricchirà di nuovi contenuti. A dimostrazione del dinamismo del settore, sono stati annunciati un nuovo evento a Shenzhen e il lancio di Design Shanghai Collectible (31 ottobre – 2 novembre), dedicato al design da collezione. La crescente attenzione verso il design da collezione è un fenomeno interessante che suscita un acceso dibattito. Da un lato, l’interesse per pezzi unici o in edizione limitata, con una forte impronta artistica, è innegabile. Dall’altro lato, alcuni si chiedono se questa tendenza non allontani i designer da un approccio più pragmatico e attento alle esigenze del mercato. È un dibattito aperto, ma di certo il design da collezione sta attirando l’attenzione di buyer e consumatori, affascinati dall’idea di possedere pezzi unici e irripetibili.
Abbiamo parlato di questo e, più in generale, dello stato di salute del mercato cinese di settore, con Zhon Tan, l’instancabile direttrice di Design Shanghai, alla guida della fiera di design più rilevante del mercato asiatico.
IFDM: Zhuo, dalla sua vasta esperienza nel settore del design cinese, quali sono le tendenze chiave che vede plasmare il mercato?
Zhuo Tan: Stiamo assistendo a una crescente richiesta di pezzi di design unici e iconici, sia da brand internazionali che cinesi. Credo che questo sia dovuto a diversi fattori, tra cui la crescita economica, che consente ai consumatori di investire in pezzi distintivi, e una maggiore attenzione alla sostenibilità. A Design Shanghai, abbiamo notato un grande interesse per materiali riciclati, bio-materiali e soluzioni green. Un’altra tendenza in crescita, seppur meno marcata, è la domotica. Il consumatore cinese è sempre stato affascinato dalle soluzioni high-tech per la casa e questo si riflette anche nel design.
Con la sua profonda conoscenza dei mercati occidentali e orientali, quali differenze significative ha notato nel comportamento dei consumatori nei confronti dei prodotti di design in Cina rispetto all’Europa o al Nord America?
Il consumatore cinese ha iniziato ad avvicinarsi al mondo del design solo una decina di anni fa. Inizialmente, la tendenza era quella di acquistare pezzi iconici di brand famosi come Vitra o Fritz Hansen, visti come status symbol. Negli ultimi anni, stiamo assistendo a un cambiamento: i consumatori cinesi stanno iniziando a esplorare anche brand emergenti, soprattutto cinesi, attratti da prezzi più accessibili e design unici. Rispetto ai consumatori europei e americani, che hanno una conoscenza più consolidata del design e sono alla ricerca di pezzi unici o di edizione limitata, il consumatore cinese è ancora nella fase iniziale di costruzione del proprio collezionismo.
Sulla base delle sue osservazioni, quali previsioni future puoi fare sulla crescita o l’evoluzione del mercato del design in Cina nei prossimi anni?
Il mercato del design in Cina è in piena espansione. Credo che abbiamo solo scalfito la superficie. Ci sono enormi potenzialità inesplorate, soprattutto nelle città di seconda e terza fascia. L’interesse per il design è in crescita, sostenuto da una nuova generazione di designer di talento e da un pubblico sempre più attento e informato.
Quali sono le sfide più grandi che il mercato cinese del design sta affrontando e in che modo Design Shanghai le sta affrontando?
Una delle sfide principali è quella di educare il mercato e diffondere una maggiore consapevolezza sul valore del buon design. A Design Shanghai, invitiamo brand internazionali a partecipare per farsi conoscere da un pubblico più ampio e promuoviamo il talento locale. Inoltre, con iniziative come il Sustainable Design China Summit e la mostra Materials First, puntiamo a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della sostenibilità e dell’innovazione nel design.
