Nell’attuale panorama comunicativo, la rappresentazione virtuale sta acquisendo un’importanza sempre più centrale, trainata da un veloce avanzamento delle tecnologie digitali. Questo spostamento verso l’immateriale si manifesta in un crescente interesse verso mondi virtuali e realtà aumentata, che offrono nuove strade per connetterci, esplorare e comunicare. Le frontiere tra il fisico e il digitale sfumano progressivamente i propri contorni, ampliando le possibilità di interazione, apprendimento e intrattenimento in modi che prima risultavano inimmaginabili. In questo contesto, le realtà che lavorano nel campo della realtà virtuale e aumentata, come Ultra, hanno l’opportunità di reinventare l’approccio comunicativo e narrativo verso pubblici sempre più esigenti e tecnologicamente sofisticati, proponendo esperienze immersive che arricchiscono la realtà con nuovi livelli di significato e coinvolgimento.
Fondato nel 2022 grazie alla sinergia tra Valentina Temporin, John Volpato e Spindox SpA, Ultra rappresenta una realtà innovativa nel panorama delle tecnologie immersive e dei mondi virtuali. Dicono di sé: “We are authors of virtual worlds for joyful immersive experiences” – una frase che cattura perfettamente l’essenza dello studio creativo, il cui fine è quello di regalare al pubblico esperienze digitali coinvolgenti e formative, spaziando dalle piattaforme del metaverso a installazioni multimediali immersive. Progetti capaci di combinare le ultime innovazioni tecnologiche con un design che pone al centro l’utente, trasformando idee creative in mondi virtuali per eventi di vario tipo, che vanno dall’educativo all’artistico, fino alla promozione aziendale.
I progetti dello studio si distinguono per un approccio visionario: hanno realizzato il metaverso per la Banca BPER e sviluppato un assistente virtuale per Poste Italiane, dimostrando così una notevole capacità tecnica e un impegno a rendere la tecnologia sia accessibile che interattiva. Opere come l’esperienza VR “Osaka’70” e i simulatori VR presentati alla conferenza internazionale CISBAT a Losanna testimoniano come lo studio sia in grado di reinventare concetti di narrazione e interazione nel campo virtuale. La collaborazione stretta con Spindox SpA fornisce a Ultra le basi per affrontare progetti audaci, con un’attenzione speciale all’innovazione e alla sostenibilità.
Tra le iniziative recenti, emerge il progetto “A Plenitude of Future” per Plenitude, che invita i visitatori a un’immersione nel tema dell’energia sostenibile, sottolineando come le scelte quotidiane influenzino il nostro pianeta. «Il visitatore era accompagnato in un viaggio che raccontava il futuro prossimo di quartieri, aziende e abitazioni secondo Plenitude, dal punto di vista della transizione energetica», ricorda Valentina Temporin. «In particolare, il cuore dell’esperienza immersiva si è concentrata sull’abitazione, dove si svolgeva un’attività condivisa con altri utenti. L’esperienza è stata infatti pensata per più utenti che si incontravano nell’ambiente virtuale, accompagnati da quello che noi chiamiamo “Human Performer”», continua.
Valentina Temporin evidenzia il ruolo cruciale del “Human Performer”, una guida umana che, nel caso di Plenitude, è stata l’attrice Ginevra Masini, nel facilitare i partecipanti attraverso un percorso interattivo volto a stimolare riflessioni su consumo responsabile e sostenibilità ambientale. «È stato molto importante che questa fosse un’esperienza guidata, con una narrazione forte in grado di tradurre i valori imprescindibili di Plenitude per la transizione energetica, ingaggiando gli ospiti in un viaggio sul futuro possibile che è proprio dietro l’angolo, e che si può raggiungere diventando consapevoli delle scelte quotidiane», conclude Valentina Temporin.
Il talento di Ultra nel conciliare la tecnologia con altri aspetta della vita, si è manifestato anche nella loro collaborazione per la mostra “Fuori Tutto” al MAXXI nel 2023, per cui hanno curato l’ambiente VR dell’opera “L’osservatore nascosto” di Carola Bonfili, ottimizzata per Meta Quest 2. Questo progetto ha messo in luce l’impegno dello studio nel creare esperienze che pongono il visitatore al centro, promuovendo l’interazione e la scoperta, dimensioni che sono attivate in tutti i progetti dello studio.