Un viaggio onirico tra arte e funzionalità

Imperfettolab inaugura a Milano ImperfettoGallery, uno spazio per il design ma soprattutto per incontri e sperimentazioni multidisciplinari

Orghen 07 by Imperfettolab, design Verter Turroni

Imperfettolab, “laboratorio dell’imperfetto”, nasce nel 1992 a Longiano, sulla via Emilia, nella provincia di Forlì-Cesena. Ed è subito poesia che nasce dall’incontro tra arte, design e funzionalità ai limiti della scultura.

Se in un primo tempo la ricerca del brand si concentra sulla scenografia, la scultura e la pittura, dal 1997 i lavori includono la progettazione e realizzazione di elementi di design che spaziano tra arredi e accessori, con la nascita della prima collezione. Filo conduttore delle creazioni è la bellezza espressa attraverso l’imperfezione, tradotta attraverso un sapiente lavoro sulla vetroresina levigata a mano per consentirle di sprigionare il suo fascino naturale e rendere ogni pezzo unico.

Carbon black 01, design Verter Turroni

Seguendo la sua vocazione alla ricerca artistica, oggi Imperfettolab apre a Milano lo spazio ImperfettoGallery in una delle zone più caratteristiche della città, l’Alzaia Naviglio Grande. Si tratta di un luogo d’incontro votato alla multidisciplinarità e alla sperimentazione tra linguaggi – anche apparentemente distanti – per offrire al pubblico esperienze e visioni inusuali partendo dal mondo del design e dell’arte intesi nella loro accezione più ampia. 

Vara, design Verter Turroni

Sodalizi temporanei è il titolo scelto per la programmazione annuale e, insieme, quello del primo appuntamento di questo spazio dove il design del brand, stravolgendo la funzionalità degli oggetti e lo sguardo su di essi, dà vita a inedite forme scultoree.

Questo è anche il concept della collezione 2024 che come sempre si distingue per un gioco di contrasti e ossimori, con un linguaggio suggestivo e mai scontato. Il materiale plastico ridisegna la natura in una veste onirica, le geometrie pulite e solide azzardano equilibri all’apparenza impossibili, la dimensione fuori scala gioca sull’illusione di elementi sorprendenti che si presentano allo stesso tempo come contemporanei, funzionali e innovativi.

Beetle, Frattura, Bioma, Olmo#1