Soggiornare nella natura

Frutto di un progetto di recupero conservativo, la Masseria AuraTerrae è un tutt’uno con il paesaggio bucolico in cui è immersa, dall’architettura agli arredi, firmati Talenti

Masseria Auraterrae by Talenti

Talenti conquista con il suo fascino “en plein air” gli spazi outdoor della Masseria AuraTerrae, un progetto di recupero conservativo che ha trasformato un’antica masseria in un’oasi di benessere sostenibile. I lavori sono stati realizzati dall’Interior Designer e Paesaggista Bepi Povia, insieme all’Arch. Giuseppe Domenico Sabatelli ed all’Arch. Lucia Intini, in collaborazione con la proprietà, la famiglia Valentini, finalizzati a valorizzare l’architettura originale e al contempo il territorio naturale in cui è immersa.

Risalente al 1600 e ampliata due secoli più tardi per divenire dimora agricola, la masseria sorge a nord-ovest del Comune di Polignano a Mare, al confine con il territorio di Conversano; oggi domina dall’alto di un colle la costa che va da Mola di Bari sino a Monopoli sottoforma di albergo diffuso con vista panoramica sul mare. L’opera di recupero è stata indirizzata quindi a coniugare il pre-esistente con i comfort moderni pur mantenendo una stretta continuità con tale paesaggio bucolico: le numerose tecnologie innovative adottate, dunque, sono state accuratamente nascoste, e l’uso di impianti eco-compatibili (impianto fotovoltaico, pannelli solari, pompe di calore, cucine a induzione e il recupero pressoché totale dell’acqua) hanno permesso di ridurre l’impatto ambientale e gli sprechi di risorse.

Materiali e colori creano un fil rouge tra opera dell’uomo e quella della natura – a partire dalla pietra calcarea del luogo che dà forma alla struttura – con una continuità che si riflette anche nelle scelte di arredo. Così persino nelle collezioni Talenti. I lettini della collezione Slam firmata da Ludovica+Roberto Palomba si armonizzano con la scenografia naturalistica dal bordo piscina; mentre la collezione Panama (sempre di Ludovica+Roberto Palomba) gioca con la luce e il vento che attraversano i suoi intrecci dalla grande terrazza. E ancora, le sedute Cruise Teak in corda nautica nella sala da pranzo, la linea Moon Alu di Christian Visentin insieme ai tavolini Leaf di Marco Acerbis nelle terrazze private.