5Vie. Unlimited Design Orchestra

Con un titolo programmatico, ispirato al mondo della musica, l'undicesima edizione del distretto delle 5Vie porta alla Milano Design Week 2024, una varietà di novità nel panorama del design, sottolineando l’importanza del rispetto e della tolleranza

Artemes, Residenza Vignale

Il tema di questa edizione di 5Vie è Unlimited Design Orchestra, che, ispirandosi alla musica e agli elementi di un’orchestra, segue l’idea di un design sempre più centrato su una dimensione intrinsecamente umana. Questo concetto si allinea con l’obiettivo di trovare nel design e nell’universalità del linguaggio artistico lo spazio in cui gli esseri umani possono effettivamente incontrarsi e dialogare. Quest’anno, assieme alla valorizzazione del mix culturale, la sostenibilità dei materiali utilizzati e l’uso intelligente delle nuove tecnologie, emerge l’importanza di riportare al centro valori come rispetto, tolleranza e amore reciproco.

Le 5Vie torna quindi in scena quest’anno con la sua undicesima edizione, nello storico quartiere milanese, da cui prende il nome, aggiungendo, alle location tradizionali, anche Palazzo Litta, che ospiterà opere d’arte di designer provenienti da tutto il mondo. Le novità della 5VIE Design Week 2024 si concentrano tra corso Magenta, Sant’Ambrogio e le Colonne di San Lorenzo, offrendo un ventaglio di proposte come il “supermarket” indiano di Gunjan Gupta, l’oasi di pace e meditazione di Sara Ricciardi.

Sara Ricciardi – photo © Laura Baiardini

In questa edizione troveremo design d’autore e da collezione, alto artigianato, sperimentazioni tra arte e design, per un totale di 75 eventi organizzati, la Design Week ospiterà otto grandi mostre curate e prodotte da 5Vie, il gruppo guidato da Ernesta Del Cogliano e Emanuele Tessarolo

Momenti salienti includono l’Indian tiny mega store di Gunjan Gupta, che trasporta i visitatori in un tipico supermarket indiano in miniatura. Il design di Gupta si caratterizza per una particolare attenzione all’ingegno e al potenziale del suo paese d’origine, l’India, che si riflette in pezzi da collezione unici. I visitatori avranno la possibilità di immergersi in un’atmosfera squisitamente indiana, con musiche coinvolgenti, sapori speziati, colori cangianti e profumi orientali. Under the willow tree di Sara Ricciardi è un’installazione composta da rami di salici sinuosi che producono vibrazioni acustiche; mentre Jay Sae Jung Oh, designer coreana basata a Seattle, presenta Salvage, una serie di pezzi d’arte unici realizzati recuperando oggetti abbandonati. Tra questi, un pezzo unico, una seduta che incapsula la sua precisa visione e la sua maestria artigianale. 

Under the willow tree by Sara Ricciardi
Under the willow tree by Sara Ricciardi

Altre mostre da non perdere a Palazzo Litta, saranno Prendete e mangiate, curata da Linda Pilar Zanolla, un’indagine sull’idea della condivisione e delle connessioni umane mediante la tavola; Omi Iyọ di Nifemi Marcus-Bello, un’opera che riflette sui drammatici viaggi dei migranti; nella mostra Shadows&poems, curata da Mr.Lawrence, mette in luce il lavoro dei creativi Eliurpi, ovvero Elisabet Urpí e Nacho Umpiérrez, coppia che utilizza la tecnica tradizionale della sombrerería per realizzare sombreri spagnoli, creando un proprio universo a partire da un semplice filo di paglia. L’installazione site-specific all’interno del boudoir di Palazzo Litta, decorato in stile barocco, metterà in mostra una serie di lampade originali, disegnate appositamente per l’occasione. Queste saranno affiancate da un elemento sorprendente con funzione di fondale scenico, pensato per dialogare con il volume umano fino a raggiungere proporzioni architettoniche.

Eliurpi by Mr.Lawrence
Eliurpi by Mr.Lawrence

Natural selection di Kostas Lambridis è il risultato di una residenza artistica a Torino; e infine La quinta via è un metaverso di 5Vie che offre un’esposizione 3D delle opere di designer e artisti di diverse parti del mondo. Una miscela di arte, design e artigianato si propone di produrre una ‘musica’ che risuoni con l’intera comunità, abbattendo le barriere culturali e sfidando gli stereotipi.