Clan Milano in mostra accanto a No Curves

È una questione di arte e di estro creativo, l’affinità che lega Clan Milano e No Curves. Giovane brand d’arredo amante della sperimentazione, delle contaminazioni e del bello estetico, il primo; artista e filosofo del nastro adesivo, il secondo, con cui dà vita a un immaginario fatto di linee spezzate e angoli, a metà tra la street art e l’installazione.

Il punto di incontro? La mostra She’s a Lady, che celebra i 10 anni di attività del tape artist, il quale ha scelto Clan Milano quale furniture partner per arricchire lo spazio della Whitelight Art Gallery di Milano con un tocco di design in linea con la sua vision.

La retrospettiva, inaugurata martedì 22 Novembre e in vita fino al 13 Gennaio e curata da Nicolas Ballario, raccoglie oltre 30 opere (inedite e non) e un’installazione, raccontando l’evoluzione del lessico dell’artista attraverso un unico fil rouge: la figura femminile, indagata, astratta, esaltata – come vuole la tecnica identificativa del suo autore – attraverso l’uso del colore e del nastro adesivo che, dispiegandosi geometricamente come tessere di un mosaico, genera nuove interpretazioni e significati.

Donne, moda, stilismo geometrico: in questa cornice si inseriscono le ‘opere’ di Clan Milano, un marchio che ha fatto dell’artisticità nell’interior la sua cifra distintiva. Il genio creativo del designer Alessandro La Spada (Art Director del brand) si è unito all’ebanisteria dell’azienda Figli di Isacco Agostoni: la risultate è un marchio dal carattere eclettico e dall’aspetto ricercato.

Hanno accompagnato le opere di She’s a Lady, alcuni pezzi della collezione Clan Milano dalle forme minimaliste e suggestioni barocche: Molecole, la serie di tavolini con struttura tubolare in ottone e piani in marmo; i low table Roca, dalla curiosa forma geometrica con finiture in ebano lucido e inserti in ottone; le lampade Rodrigo e Tubo30, rispettivamente da terra e da tavolo. Di grande impatto, anche lo specchio Loose, montato su pannello girevole in legno listellare e cornice in ottone lucido.

 

Photo Credits: Federico Laddaga