Quest’anno Maison&Objet festeggia un traguardo importante, quello dei trent’anni. Uno dei suoi tratti distintivi è l’ampiezza di settori che copre, che la rende per i professionisti del settore quello che in inglese si definisce “one-stop-shop”, il negozio dove trovi tutto.
Questa caratteristica si spiega guardando indietro: la fiera infatti nasce dall’unione di sette manifestazioni distinte, ognuna focalizzata su un settore preciso. Negli anni ’90 il mondo della distribuzione stava cambiando e i singoli eventi aprirono un tavolo di discussione, arrivando alla decisione di provare un’edizione che le riunisse tutte nello stesso luogo. L’evento collettivo ebbe luogo a settembre del 1994, ed ebbe un riscontro così positivo che venne presa la decisione di adottare, tutte, un solo nome: Maison&Objet.
Oggi la missione che questa fiera si dà è articolata in cinque punti: Connecting people, Inspiring business, Promoting talents, Giving more, Living Paris. Un appuntamento il cui obiettivo è quello di creare, edizione dopo edizione, una comunità, una cultura.
Cultura è soprattutto comunicazione di idee. Ed è per questo che Maison&Objet organizza un calendario di incontri nell’arco dei suoi cinque giorni (18-22 gennaio). Un totale di 23 conferenze informali moderate da giornalisti del settore, che esplorano un ampio ventaglio di tematiche: tendenze, lifestyle, architettura, mondo digitale, merchandising, marketing, retail.
Tra gli invitati di questa edizione: Tristan Auer e Jordane Arrivetz, firme importanti dell’interior design, parleranno di “come reinventare un hotel leggendario” (domenica 21, ore 16); Martyn Lawrence Bullard, architetto d’interni basato a Los Angeles, racconterà le sue “Hollywood Stories” (sabato 20, ore 16).
L’artista-designer Pierre Marie e lo stilista Charles de Vilmorin dialogheranno sul tessuto in un’ottica trasversale, dalla moda al design (sabato 20, ore 13), mentre Andrea Trimarchi, co-fondatore dello studio Formafantasma, e Marie-Ange Brayer, conservatrice della sezione Design del Centre Pompidou, parleranno del design di domani, virtuoso e impegnato (venerdì 19, ore 15).