Il nuovo spazio a Manhattan di Italian Design Brands, in pieno NoMad (192 Lexington Avenue), cuore pulsante del design newyorkese, è un’immersione nella poesia creativa di Andrea Parisio, art director di Meridiani, che ha concepito lo spazio come uno scrigno monocromatico infuso di eleganza e purezza stilistica. Nei suoi due livelli il visitatore scopre l’unicità delle collezioni Meridiani, la poesia di luce di Davide Groppi e gli spazi dedicati agli uffici di Italian Design Brands (IDB) USA.
«Questo flagship è un ulteriore capitolo della storia di Meridiani – racconta Andrea Parisio – e il segno di come il design italiano parli un linguaggio internazionale. Il marchio esprime il suo futuro senza dimenticare le sue radici, facendo dialogare le nuove collezioni con le creazioni iconiche, con una particolare enfasi sui tessuti e sulla materia. Il negozio è progettato per sfruttare tutta la profondità dell’edificio e offrire un’ampia visuale dall’ingresso, esaltato da una palette monocromatica di superfici che, con le sfumature del bianco e dell’avorio, abbracciano le diverse interpretazioni degli ambienti».
Sei differenti aree invitano gli ospiti a esplorare la visione della bellezza di Meridiani narrata da prodotti esclusivi come il tavolo Plinto, il divano Oscar, le sedie Emilia, e dalla ricca materioteca dove esplorare l’offerta di tessuti e materiali per creazioni dall’anima sartoriale.
In una costante ricerca della sensorialità e dell’emozione, lo “Spazio Esperienze” di Davide Groppi narra la poesia di un designer, fondatore dell’omonimo brand, affascinato dalle diverse manifestazioni della luce, in un sottile equilibrio di pieni e vuoti. «Partendo dalle tre vocali fondamentali del nostro alfabeto con Nulla, Infinito e Pablo – che sono anche il punto, la linea e il piano – si arriva a tutte le altre lettere, declinazioni delle tre originarie. Da quando ho iniziato, tutti i miei progetti sono l’espressione di cinque ingredienti fondamentali: semplicità, leggerezza, emozione, invenzione e stupore», spiega il designer-imprenditore.
Con la città Groppi ha un legame particolare: «New York mi ha sempre affascinato, soprattutto per il senso di libertà che trasmette. Ogni volta torno ispirato, contaminato da questa sensazione metropolitana di vita, arte, musica, cultura. Sogno di aprire un negozio a New York da quando ho iniziato questo lavoro e oggi mi trovo a Manhattan ad accendere la luce del nostro primo Spazio Esperienze newyorchese, con la stessa emozione di svelare qualcosa di nuovo, con la stessa sensazione di dovere ancora scoprire molte cose, ma dall’altra parte del mondo».
In occasione dell’opening, abbiamo incontrato a Manhattan gli altri protagonisti di questa straordinaria avventura: in un dialogo incrociato e trasversale, Andrea Sasso, Presidente e CEO di Italian Design Brands, ci spiega la mission del Gruppo IDB «nato nel 2015 con l’ambizione di creare un grande polo di aggregazione delle industrie italiane e delle piccole e medie imprese nel design di qualità. Nel 2015 come prima società abbiamo avuto Gervasoni, e oggi contiamo quattordici marchi – tra cui Saba Italia, Axolight, Cubo Design – nei settori dell’arredo, dell’illuminazione, dei sistemi per cucine e dei progetti custom».
«La crescita è stata decisamente importante e quest’anno ci siamo anche quotati alla Borsa di Milano», prosegue Sasso. «Siamo acceleratori per i nostri brand, ma manteniamo saldi e inalterati il DNA, l’heritage, il valore e il patrimonio di ogni singolo marchio: la storia italiana, la creatività e la maestria artigianale caratterizzano ogni azienda del gruppo che noi aiutiamo in tutte quelle pratiche che sarebbero complicate da affrontare singolarmente. La costruzione di una filiale, ad esempio, non è facile per un piccolo imprenditore e nel momento in cui abbiamo deciso di fare questo investimento a New York due dei nostri marchi – Meridiani e Davide Groppi – hanno voluto investire e realizzare un loro showroom. Al secondo piano sono invece installati gli uffici di IDB diretti da Renato Delle Side con un team di dieci persone, promotori culturali di tutte le nostre aziende».
Gli Stati Uniti sono senza dubbio un mercato molto importante, attento ai valori del design made in Italy, racconta Delle Side, CEO: «Abbiamo lavorato molto a questo piano strategico di espansione: quando si arriva in un mercato differente è necessario capirlo e rispettarlo. Forse anni fa era meno complicato, ma oggi non ci sono molti distributori, i costi di gestione sono inaccessibili e con queste premesse i marchi trovano più ostacoli. Problematiche che il Gruppo IDB riesce ad affrontare e a gestire, supportando i nostri brand in diverse strategie: marchi che erano già presenti e conosciuti nel mercato statunitense, distribuiti da rivenditori di settore».
La forza del Gruppo è la sinergia – aggiunge Andrea Sasso – e la capacità di metterla davvero in atto. Grazie alle nostre aziende e alla diversificazione dei settori creativi e produttivi, riusciamo a offrire un progetto completo sia nel residenziale sia nel contract per ristoranti, hotel, auditorium, case private, development immobiliari… E il nuovo flagship è concepito come un hub creativo in cui accogliere e aggregare gli “specificatori” per ispirarli e guidarli nella realizzazione di un living personalizzato e su misura».
«Ho cercato di creare un luogo lineare che potesse ospitare le varie anime di Meridiani» racconta Andrea Parisio. «Il nostro marchio non vuole imporre un gusto o uno stile preciso, un monocolore o una “mono-idea”, ma seguire e interpretare l’estetica delle persone. Potrei definire Meridiani come un’azienda camaleontica e metamorfica: ogni volta che cambiamo l’allestimento modifichiamo profondamente lo spazio. La collezione è ampia e versatile sia per numero di prodotti sia per la vasta gamma di materiali, tessuti, lacche, metalli, legni per plasmare, con maestria sartoriale, arredi che vengano percepiti come estensione naturale della propria sensorialità».
Indagando la sfera emozionale, lo Spazio Esperienze di Davide Groppi è «un progetto iniziato dieci anni fa con l’idea di far esplorare da vicino il nostro mondo», conclude Groppi questa conversazione a più voci. «L’idea di partenza è quella di creare luoghi in cui vivere un’esperienza d’acquisto e allo stesso tempo immergersi nei valori che sono alla base di tutta la nostra poetica, addentrandosi nell’estetica e nel significato delle nostre creazioni, nella semantica di lampade concepite come strumenti di narrazione, come lettere di un alfabeto che usiamo per costruire degli anagrammi, delle parole e poi dei racconti che sono i nostri progetti di luce. Un luogo esperenziale per scoprire come la luce possa manifestarsi nella maniera più concettuale. Questa è stata la nostra sfida: riuscire a raccontare tutto il nostro mondo in spazi molto piccoli, ma potenti.»
