Un debutto a tutti gli effetti nel mondo dell’impresa e, più in generale, consumer. Per dieci studi di design la possibilità di esporre nel prestigioso Design Supermarket della Rinascente, a Milano, rappresenta tutto questo. Un effettivo trampolino di lancio, un’opportunità di confrontarsi con il grande pubblico, dopo aver superato l’incontro con i professionisti. Questi dieci studi infatti sono stati selezionati dalla Rinascente fra i 550 partecipanti under 35 che hanno esposto al SaloneSatellite 2023 ad aprile, sulla scia di un’iniziativa che si ripete da nove anni e che conferma una solida collaborazione fra il Flagship store di Milano piazza Duomo, il SaloneSatellite stesso e il Salone del Mobile.Milano.
L’allestimento al piano -1 del departement store punta, dunque, i riflettori sui giovani talenti e la loro creatività, che risponde ai temi di riflessione proposti quest’anno da Marva Griffin – la formazione e le sfide del futuro.
Ahokpe + Chatelin è uno studio di ricerca e produzione tessile con sede a Bruxelles, che propone oggetti da viaggio concreti e immaginari associando tradizioni, materiali e tecniche diverse.
Aleksi Remsu è un product designer e scultore che vive e lavora a Helsinki, che espone Èclipse Atelier, un’edizione limitata di strumenti scultorei da parete basati sulla tensostruttura e sulla semplicità.
Tappeto Sun, Tappeto Espiral, Tappeto Mindset sono invece le creazioni proposte da Allca Rugs, brand di tappeti basato su un design consapevole: ogni pezzo è infatti unico, tessuto con rifiuti plastici riciclati provenienti da fiumi e mari.
Fa seguito la scultura luminosa Infinity, parte della collezione Infinighty presentata al SaloneSatellite da Andreína Raventós: sculture luminose realizzate a mano che esaltano le imperfezioni del processo umano.
L’italiano Davide Apolloni propone invece il tavolo Lo-Ve, il cui disegno nasce dal fermo immagine del movimento sinuoso di una ballerina, avvolta nel suo telo di voile.
Dalla progettualità di Joaquin Ivan Sansone, argentino di base a Palma di Maiorca, nascono la seduta Junki, che indaga le potenzialità materiche del giunco, e Lamp, elemento di illuminazione dai sorprendenti effetti visivi.
E ancora, l’architetto cipriota Ntaiana Charalampous porta in scena la poltrona Snap, un esempio di come il design possa elevare un oggetto funzionale a opera d’arte. I cuscini sono rivestiti dei tessuti Loro Piana, destinati agli abiti da uomo e acquistati durante un evento di liquidazione del brand milanese.
The Story of the Line è il progetto di Xinshi Design, ispirato dalla sinuosità del ricciolo, un mix di humour ed eleganza, che supera i confini culturali.
Egoundesign, studio con base a Bologna specializzato in stampa tridimensionale, risponde alla contemporaneità dell’abitare con Sibi, unità multifunzionale composta da seduta, tavolino, contenitore, per interno ed esterno.
Infine, Zara Adler si muove sul percorso della sperimentazione sui materiali di scarto, creando oggetti che sfidano i sensi e interagiscono con l’utente. Portano la sua firma Coma, una fruttiera traslucida stampata in 3D che irradia una luce soffusa, e Hielo, oggetto stampato in 3D che può essere utilizzato come tavolino occasionale o capovolto e usato come vaso asciutto.