“Parigi è una festa mobile” scriveva Ernest Hemingway riferendosi agli anni ’20, ma poco sembra cambiato osservando il fibrillare di eventi, incontri, attività che ha scosso la capitale in occasione della Paris Design Week. Una dieci-giorni dedicata al design in ogni sua forma, a cui ha contribuito anche l’edizione autunnale di Maison&Objet. E i numeri lo confermano: 450 partecipanti per 350 destinazioni in città; oltre 2500 espositori distribuiti in 7 hall presso il Paris-Nord Villepinte Exhibition Centre.

Proprio nel quartiere fieristico sono andate in scena alcune novità importanti, a partire dalla nuova area espositiva “Well-being & Beauty” che ha riunito 80 aziende dell’industria wellness; così lo spazio “Hospitality Lab” che ha puntato i riflettori sulle tendenze del mondo dell’ospitalità, fino all’esposizione “Inspire Me!” realizzata in collaborazione con l’agenzia Peclers International: un percorso immersivo nelle evoluzioni recenti in termini di stile e di società, da cui lasciarsi ispirare per i progetti del futuro. Degna di nota, è poi l’area “The Designer’s Studio” che valorizza l’approccio self-made attraverso la voce di quattro designer e delle loro autoproduzioni.

Quest’anno è stata la volta di Sebastian Cox, lo studio Masquespacio, Faye Toogood e Dirk van der Koij – rinomato per la sua passione per l’upcycling espressa in complementi dalle fantasiose cromie e pattern. Non è passato certo inosservata l’installazione “Welcome to Pattern Factory” di Elizabeth Leriche (alla hall 7): colori frizzanti e motivi ipnotici hanno creato un universo giocoso di punti, fiori, trame e strisce, dal pavimento al soffitto e arredi compresi, ripartito cinque esercizi di stile dispiegati in altrettante piccole alcove: un invito alla libertà di espressione.
Ma si sa, Maison&Objet è il regno della decorazione e quindi, accanto a sperimentalismi progettuali e ricerche di settore, ampio spazio è stato destinato alle collezioni casa. Bitossi Home, tra i tanti, ha raccontato un nuovo universo per la tavola fatto di colori morbidi e simboli primordiali, grazie alle collaborazioni con Sam Baron e Pangea.

Come gallerie a cielo aperto, invece, i quartieri cittadini hanno dato spazio ad aziende, designer, scuole, talenti emergenti, galleristi, decoratori, istituzioni, ripartiti fra i distretti di Opéra-Concorde-Etoile, Marais-Bastille-République, Rive Gauche e (novità 2023) Palais Royal-Place des Victoires-Pigalle.

Nello store di Paris Rive Gauche Cassina ha celebrato, in un esclusivo talk in compagnia di Emanuele Coccia il 50° anniversario della Collezione Cassina iMaestri con un’esclusiva avant-première del libro “Echoes. Cassina. 50 Years of iMaestri”, edito da Rizzoli e curato da Ivan Mietton.

Al 10 di Rue de l’Abbaye Giorgetti ha aperto le porte della sua “galleria di design” per presentare le icone del marchio insieme ai nuovi arredi e alle novità della collezione Atmosphere, tra cui l’originale kit da pic nic En Plein Air in pelle, realizzato in collaborazione con Pineider.

Il flagship store di Molteni&C accoglie invece la 2023 Collection secondo l’allestimento firmato Vincent Van Duysen che sottolinea la continuità fra in&out attraverso novità come il divano Augusto e il tavolino Mateo (entrambi disegnati dal Direttore Creativo), la sedia Porta Volta di Herzog & de Meuron e la poltrona Cannella di Naoto Fukasawa, fino alla prima collezione Molteni&C|Outdoor.


È invece firmata Ron Gilad la scenografia allestitiva di Unifor a Parigi, dove protagonisti indiscussi sono i nuovi sistemi librerie XYZ by Foster + Partners e Bokhus by Snøhetta, ricalcando così il modello dello showroom di Milano.


Un magnifico appartamento haussmanniano trasformato in negozio ha accolto le collezioni di &Tradition, oltre a un omaggio a Jaime Hayon: scandiscono lo spazio disegni sulle pareti, teche espositive dei suoi progetti con tanto di making of e la nuova collezione Momento di accessori per la casa firmata dal designer.


Nella cornice animata della Paris Design Factory, nel Marais, si è fatta largo l’esposizione “WARMth” ad opera di un collettivo di designer e artisti cinesi – tra cui il marchio Liang che esplora il quotidiano con una visione artistica, trasformando comuni bicchieri in sculture su piedistallo.


Combinando creazioni contemporanee e incursioni nella storia del design, nella rassegna di eventi parigini è comparsa anche l’“Expressive Itinérance Design”, una mostra collettiva e itinerante che riunisce galleristi, designer, artigiani, editori secondo la curatela di Jean-François Declercq, Marie Godfrain e David Herman, nonché i fondatori dell’iniziativa. Tra le miriadi di opere esposte, gli specchi di Samuel Accoceberry.


Presenza immancabile alla Paris Design Week, la designer Laura Gonzalez che ha presentato le sue ultime novità nella collezione “Conversations, Experiments and Ramblings” ricreando nel suo studio in Rue de Lille in un inedito setting scenografico dal carattere surrealista.