Londra: nuovo arrivo a Mayfair

Il brand di design newyorkese Apparatus apre una galleria in Mount Street, nel cuore di Mayfair. Uno scatola preziosa pensata per assomigliare a un club

Apparatus London – Photo © Matthew Placek
Apparatus London – Photo © Matthew Placek

Varcando la soglia della prima galleria che Apparatus ha aperto a Londra, al numero 7 di Mount Street, Mayfair (la terza dopo quelle di New York e Los Angeles), ci si immerge in un mondo raffinato e un po’ sospeso nel tempo, dove l’eleganza sobria e modernista delle scalinate di Eltham Palace nel sud di Londra e di Villa Necchi Campiglio a Milano incontrano l’internazionalità mista a riservatezza dei club privati inglesi.

In un edificio storico di mattoni rossi del 1890, lo spazio di 300 metri quadrati è diviso su due piani e ospita la collezione completa di illuminazione, arredi, oggetti, progettata nella sede di New York e prodotta nella factory di Brooklyn.

Co-fondato nel 2012 dal direttore artistico Gabriel Hendifar, la cui famiglia di trasferì dell’Iran a Los Angeles alla fine degli Anni ’70, Apparatus ha da sempre un approccio interdisciplinare al design che unisce la produzione industriale al fascino dell’handmade. «Credo che gli oggetti nelle nostre case abbiano il potere di aiutarci a capire noi stessi più chiaramente», afferma Hendifar. «Il design è un’espressione di ciò che siamo e ciò che apprezziamo. Si tratta di identità, connessione e umanità».

L’ingresso della galleria ha pareti rivestite in ottone patinato; la sala centrale, i muri e i pavimenti sono in marmo Calacatta classico chiaro con dettagli in gesso lavorato a mano a motivi geometrici, colonne e un controsoffitto decorativo, sempre in gesso a rilievo con finiture in specchio color bronzo.

Un’imponente scala con pareti rivestite in radica e balaustra dalla texture scamosciata porta al piano inferiore: qui si trova un divano dalle forme generose dove gli ospiti possono approfondire la libreria di materiali a disposizione dello studio, ordinare e personalizzare i progetti. Alle pareti i ritratti di Shazdeh e Asfaneh, rispettivamente nonna e madre di Gabriel Hendifar: «La galleria di Londra rappresenta la casa di fantasia della nonna, che mi ha trasmesso l’importanza dell’ospitalità, di accogliere e far sentire bene le persone», spiega.

Luogo in cui poter esprimere le potenzialità, l’estetica e la cifra progettuale dello studio, la nuova galleria londinese racchiude passato e presente, modernità, eclettismo delle forme e dei materiali. Strizzando l’occhio all’eredità persiana e alla contemporaneità.

Tutte le foto © Matthew Placek