Come ogni anno, Maison&Objet presenta, a corollario della proposta commerciale, un ampio programma culturale, che prevede, come di consueto, spazi di promozione dei giovani talenti. In occasione della prossima edizione, che si terrà a Parigi tra il 7 e l’11 settembre 2023, troveremo, quindi, puntuali come sempre i Rising Talent Awards. Dopo le edizioni dedicate a Libano, Stati Uniti, Giappone, Paesi Bassi e recentemente alla Spagna, i Rising Talent Awards della fiera parigina tornano in Francia per dare voce a sette designer emergenti che compongono l’ecosistema francese del design contemporaneo.
Presieduta dal designer Philippe Starck, la giuria di quest’anno comprende Stéphane Galerneau, Isabelle Dubern, Lauriane Duriez, Alexis Georgacopoulos, Hervé Lemoine, Constance Rubini, ed Emmanuel Tibloux. Ciasuno dei sette giurati ha selezionato un giovane talento che saranno presentati a inizio settembre a Parigi in occasione della fiera Maison et Objet 2023. Anche quest’anno, inoltre, l’Ateliers d’Art de France, associazione nazionale dei mestieri per l’arte, premia il lavoro di un giovane artigiano per garantire che la selezione dei Rising Talent Awards sia equilibrata in termini di rappresentanza di pratiche e mezzi. Il suo presidente, Stéphane Galerneau, ha nominato la ceramista Jeanne Adrieu come Rising Talent Craft di questa edizione 2023.


Selezionato da Philippe Starck, designer e Presidente della Giuria del Rising Talent Awards France 2023, e Alexis Georgacopoulos, Direttore dell’Ecole cantonale d’art de Lausanne (ÉCAL), Svizzera, Athime de Crécy è nato nel 1996 e vive e lavora a Parigi. Diplomato nel 2017 all’École cantonale d’art de Lausanne (ÉCAL), ha iniziato la sua carriera lavorando al fianco di Philippe Starck. Per cinque anni ha sviluppato progetti industriali su larga scala per importanti marchi di arredamento, illuminazione e high-tech, pur continuando a produrre in modo indipendente.


Nel 2022 ha fondato il suo studio ADC per dedicarsi completamente alla ricerca e alla progettazione dei propri pezzi. Curioso di rivisitare gli oggetti di uso quotidiano, Athime de Crécy esplora tutte le loro possibilità funzionali giocando con la forma, così come mette in discussione la catena di produzione tradizionale.


Selezionato da Isabelle Dubern, cofondatrice di The Invisible Collection, Hugo Drubay è nato nel 1991. Vive e lavora a Bourron-Marlotte, Seine-et-Marne come architetto d’interni, designer e scultore. Ispirandosi dalla natura, Drubay utilizza una combinazione di tecniche che vanno dall’artigianato tradizionale alle nuove tecnologie come la stampa 3D e la scultura digitale.

Ricercatore naturalista, osserva le forme della natura per integrarle nel suo processo creativo. Laureato in architettura d’interni, design del prodotto e comunicazione visiva presso l’École Bleue nel 2015, Hugo Drubay ha forgiato il suo talento al fianco di artisti come Jacques Garcia, Loris Gréaud e Gréaud e Théo Mercier. Nel 2019 ha vinto il Mobilier National alla Toulon Design Parade.


Selezionato da Hervé Lemoine, presidente di Mobilier national, Tim Leclabart, classe 1988, vive e lavora a Parigi. Dopo aver collaborato con gallerie e antiquari, dove si è confrontato con il design storico e la scena contemporanea, Tim Leclabart ha aperto il suo studio a Parigi nel 2019. Al PAD di Londra e all’Atelier Jespers di Bruxelles ha presentato i suoi primi due tavolini da caffè, ispirati alle linee moderniste dell’architettura brasiliana.

Le collaborazioni con le gallerie Mouvements Modernes e Ketabi Bourdet gli hanno permesso di sviluppare nuove e insolite esplorazioni scultoree. Consapevole della responsabilità dei designer di impegnarsi per un futuro sostenibile, i suoi progetti recenti riducono l’impronta di carbonio, sfruttano al massimo gli scarti di lavorazione e utilizzano materiali riciclati.


Selezionati da Constance Rubini, direttrice di madd-bordeaux e curatorice di design, Arthur Fosse e Samuel Perhirin, nati rispettivamente nel 1997 e nel 1996, vivono e lavorano a Parigi. Passage, il marchio da loro fondato, getta un ponte tra moda e design e si propone di riunire tessuti e mobili in un’unica collezione che mira a resistere alla prova del tempo grazie a un design ingegnoso e materiali di qualità. La progettazione di una lampada e di una giacca segue lo stesso identico processo. I tessuti tendono a diventare più durevoli, sia dal punto di vista stilistico sia per quanto riguarda il modo in cui sono realizzati. I mobili, invece, si svincolano dalla funzione e recuperano l’originalità formale propria del settore della moda.


Selezionati da Lauriane Duriez, direttrice di Ateliers de Paris e del dipartimento di design e moda della Ville de Paris, Sébastien Cluzel e Morgane Pluchon, SCMP Design Office, sono entrambi nati nel 1988. E vivono e lavorano tra Lille e Parigi. Dopo aver studiato insieme all’École Supérieure d’Art et Design de Saint-Étienne, Morgane lavora, tra gli altri, per Luca Nichetto e per l’IKEA di Svezia, mentre Sébastien ha completato la sua formazione con un Master presso l’ÉCAL, dove ha poi trascorso tre anni come assistente.

L’approccio del duo è quello di rimettere l’elemento umano al centro della pratica del design mettendo in discussione l’uso degli oggetti quotidiani, come vengono percepiti nello spazio e come vengono prodotti. SCMP collabora con editori e aziende in Francia e all’estero per progettare prodotti che siano funzionali, durevoli ed eleganti.


Selezionato da Emmanuel Tibloux, Direttore dell’École nationale supérieure des Arts Décoratifs de Paris (EnsAD), Nicolas Verschaeve è nato nel 1995, vive e lavora tra Parigi e Bruxelles. Alimenta la sua pratica con un’attenzione sensibile ai modi in cui ai modi in cui abitiamo il mondo e adotta un approccio critico alla produzione di oggetti, spazi, immagini e pensieri.

Che i suoi progetti siano commissionati o autogestiti, Nicolas Verschaeve presta la stessa attenzione alle relazioni e lo stesso rigore per il design della forma. Il loro emergere è guidato dalle leggi della materia, dai gesti di chi la trasforma e dai processi artigianali o industriali utilizzati per farne uso.


Vincitrice del Rising Talent Craft, selezionata da Stéphane Galerneau, presidente degli Ateliers d’Art de France, Jeanne Andrieu è nata nel 1995, e vive e lavora a Hostun, Drôme. Si è diplomata all’ESAM di Caen nel 2019 e all’ENSAD di Limoges, dove ha conseguito il Diplôme National Supérieur d’Expression Plastique nel giugno 2022. Come ceramista, continua la sua formazione presso la Maison de Dieulefit (Drôme).

I suoi pezzi dai loro contorni organici celebrano la natura, le piante e la complessa bellezza della flora e della fauna sottomarina. Sensibile alle qualità scultoree del corallo, Jeanne Andrieu è affascinata dai modelli, dalle trame e dai colori degli scheletri calcarei dei mari caldi. In questo modo, crea oggetti che compongono un affresco onirico naturalistico.