La scorsa settimana, Italian Design Brands (IDB) ha avviato l’IPO per sbarcare a Piazza Affari, con termine previsto oggi, 18 maggio. IDB ha infatti incassato il via libera della Consob alla pubblicazione del prospetto di quotazione nei giorni scorsi e Borsa Italiana ha rilasciato il provvedimento di ammissione alla quotazione delle azioni ordinarie su Euronext Milan. L’inizio delle negoziazioni delle Azioni su Euronext Milan, previsto per il giorno 18 maggio 2023, resta subordinato all’ottenimento delle necessarie approvazioni da parte di Borsa Italiana.
La società finanziaria, presieduta e guidata da Andrea Sasso e diretta da Giorgio Gobbi, attualmente a capo di dieci aziende proprietarie di tredici marchi, è nata nel 2015 su iniziativa di un club deal di investitori costituito da Private Equity Partners spa (guidata da Fabio Sattin e Giovanni Campolo), del pioniere italiano del private equity, Paolo Colonna, e degli industriali del settore Giovanni e Michele Gervasoni, affiancati da un gruppo selezionato di investitori privati.
Ad oggi, il Gruppo conta oltre 650 addetti e dieci società operative, ciascuna con una propria precisa identità: Gervasoni (2015), che realizza soluzioni di arredo attraverso l’omonimo marchio ed il brand Very Wood, Meridiani (2016), azienda specializzata nella creazione di raffinati arredi contemporanei e versatili, Cenacchi International (2017), operante nel mondo contract per il settore del lusso, Davide Groppi (2018) che inventa e produce lampade e progetti di luce, Saba Italia (2018), azienda di arredamento di design di alta fascia, Modar (2019), azienda specializzata in progetti di arredamento in ambito contract, Flexalighting (2020), che progetta e produce sistemi di illuminazione a LED per interni ed esterni, Axolight (2021), specializzata nella progettazione e produzione di lampade di design made in Italy, Gamma Arredamenti (2022), che produce imbottiti e complementi di arredo prevalentemente in pelle e Cubo Design (2022), società di cucine componibili e sistemi che opera attraverso i marchi Binova e Miton Cucine.
Pochi giorni fa il gruppo ha determinato in 10,88 euro per azione il prezzo di offerta, il che corrisponde a una capitalizzazione di mercato post offerta di 293 milioni. L’offerta ha ad oggetto massime 6.433.823 azioni di nuova emissione ad un prezzo pari a 10,88 euro per azione, comprensivo di sovrapprezzo, e pertanto un controvalore massimo, comprensivo di sovrapprezzo, di circa 70 milioni, rivenienti da un aumento di capitale sociale con esclusione del diritto di opzione.
È, inoltre, prevista l’emissione di 275.735 azioni nel contesto di un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione riservato ad alcuni azionisti/imprenditori di talune società controllate, che hanno assunto un impegno di sottoscrizione al prezzo di offerta.