La spettacolare vista delle guglie del Duomo di Milano, dal 15esimo piano della Terrazza Martini, ha accompagnato la presentazione della 51esima edizione di Marmomacc, che si terrà dal 28 settembre al primo ottobre a Veronafiere. Edizione che si prospetta ricca di eventi e novità, a partire da un aumento della superficie espositiva di 2mila metri quadrati (al padiglione 10), che si aggiungono ai precedenti 78mila.
Ma se parliamo di numeri, va in primis evidenziata la crescita del settore lapideo italiano, che ha registrato un +7,5% rispetto allo scorso anno. «Si tratta di un mercato che ha un giro d’affari mondiale che supera i 23 miliardi di euro e che vede da sempre ai primi posti l’Italia con 3,2 miliardi di esportazioni nel 2015», ha sottolineato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere. Si spiega di conseguenza la rilevanza di tale manifestazione fieristica, che solo nella precedente edizione ha registrato quota 1,524 espositori, di cui 936 esteri da 55 nazioni, e 67mila operatori, con una percentuale di buyer pari al 61% dei visitatori. «Marmomacc vuole essere uno strumento B2B che non si esaurisce nel contesto fieristico, ma intende rappresentare lo snodo principale per creare una community del marmo di cui ci sentiamo promotori – dichiara Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – Per questo abbiamo dato vita negli ultimi anni a partnership e joint venture negli USA, in Brasile, nel mercato Nord Africano (Marocco ed Egitto in primis) e in Iran».
Arriviamo quindi alle iniziative che scandiranno la prossima edizione della fiera, volte tanto a offrire occasioni di business quanto a sviluppare un retroscena culturale attorno al prodotto lapideo. In prima linea, The Italian Stone Theatre; grazie alla collaborazione tra il Ministero dello Sviluppo Economico, ICE-Italian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine, torna per il secondo anno consecutivo lo spazio dedicato alla cultura e alle sperimentazioni materiche. Tre le mostre presentate all’interno del padiglione 1: The Power of Stone, New Marble Generation e 50 Years of Living Marble. La prima rivela le qualità nascoste – e sorprendenti – dei materiali, con l’aiuto di attrezzature sofisticate e tecnologiche; nel frattempo, la serialità sarà protagonista in New Marble Generation, che coinvolgerà diversi progettisti in un’indagine sulle nuove tecniche di lavorazione. Infine, l’ultima esposizione renderà omaggio al design litico italiano degli ultimi 50 anni con una serie di opere rappresentative, selezionate dal curatore delle tre mostre, Raffaello Galliotto. Il padiglione ospiterà anche i finalisti del nuovo contest Stone Archmatathon Award, che vede coinvolti 42 studi di progettazione.
Altro premio collaterale alla manifestazione è Icon Award, finalizzato a riconoscere l’opera che rappresenterà la campagna di Marmomacc durante la successiva edizione.
Tra le numerose iniziative, il convegno Global Trends in Design and Sustainability – che anticipa il futuro delle realizzazioni in pietra – e Marmomacc & the City, dove molteplici installazioni sono protagoniste di un vero e proprio percorso espositivo a cielo aperto, che esalta versatilità e qualità estetiche dei prodotti.