Con Armani, nel giardino segreto di Palazzo Orsini

Armani apre le porte del suo headquarters di Milano per svelare le nuove collezioni casa e la prima linea di arredi per outdoor

Armani/Casa, Milano Design Week 2023 - Photo © Federica Bottoli
Armani/Casa, Milano Design Week 2023 - Photo © Federica Bottoli

La Milano Design Week non è solo arredo e prodotto. È anche storia e cultura. Certamente uno dei grandi meriti della manifestazione è stata l’apertura di numerosi palazzi storici di Milano, tradizionalmente inaccessibili, trasformati per una settimana in setting d‘eccezione per il debutto di nuovi brand e collezioni, in una in una vera relazione fra il design e la città che lo ospita.

È il caso di Palazzo Orsini, in via Borgonuovo, proprio accanto a Brera, sede storica di Armani che ospita gli uffici e l’atelier della collezione di Alta Moda Giorgio Armani Privé. Il fashion brand ha aperto la sua casa al pubblico della design week rivelandone l’ampio cortile, le magnifiche sale affrescate e il suggestivo giardino segreto, allestiti per l’occasione con le novità 2023 della linea Armani/Casa.

“Il mio lavoro, nella moda come nel design, è una ricerca costante dell’equilibrio che nasce dalla scelta del materiale e dalla sapienza delle mani che lo lavorano. Aprire le porte della sede storica del marchio al pubblico del Salone del Mobile e svelare la nuova collezione Armani/Casa in un luogo così intimo è un modo per mettere in luce questo processo – dichiara Giorgio Armani – È anche un modo per evidenziare la varietà della proposta, che questa stagione si concentra sull’’arredamento per esterni e il preziosismo materico di mobili di eccellente fattura”. 

Attraversando così il secentesco cortile, si accede al giardino, decorato con quinte sceniche che riprendevano i colori neutri dell’edificio. Questo è il palco dove è stata presentata la prima collezione Armani/Casa interamente dedicata all’outdoor. Espressione di un’estetica che riprende i canoni stilistici della linea indoor e conseguentemente l’eleganza senza tempo del marchio, la serie comprende il divano e la poltrona con pouf Terence, il lettino Timothy, l’ampio tavolo living Thomas, i tavolini Turner e Terry, e la sedia regista pieghevole Thelma. Tutti realizzati in massello di teak, definiti da linee essenziali e piacevolmente stondate, e “vestiti” da un  particolare decoro ottenuto per incisione, che replica l’intreccio di una trama a rilievo. I cuscini e le parti imbottite sono ricoperti da un tessuto jacquard Armani/Casa studiato ad hoc per resistere alla collocazione en plein air, disponibile in tinte unite intense o con motivi di palme stilizzate che si ispirano a fantasie di collezione. 

Salendo lo scenografico scalone, si accedeva al primo piano: l’atelier Armani Privé ha momentaneamente ceduto il posto a un’esposizione in cui gli arredi dialogavano perfettamente con la ricca cornice di decorazioni e affreschi. Alcuni prodotti in midollino riprendevano così il tema della vita all’aperto, ma i loro intrecci sono pensati per le verande. Mentre una sala è stata destinata ad alcuni dei pezzi più ricercati, riedizioni di mobili iconici, realizzati in materiali preziosi e con la stessa cura artigianale di una creazione di Haute Couture. Così la sedia Sofia, la coiffeuse Antoinette e la scrivania Camilla rivivono in nuove versioni con rivestimento in tessere di madreperla disposte a mosaico sull’intera superficie, dal tratto orientaleggiante, tipico dell’estetica di Armani.

Photo © Federica Bottoli