Moncloud by Cassina, design Patricia Urquiola - Photo © Francesco Dolfo
Moncloud by Cassina, design Patricia Urquiola - Photo © Francesco Dolfo

Importante novità del lancio di quest’anno è la nuova collezione Lighting che ampia la visione della casa Cassina con elementi d’illuminazione progettati per creare atmosfere accoglienti e in grado di soddisfare un ampio spettro di stili. Un primo catalogo che raccoglie i design di Tobia Scarpa, Philippe Starck, Linde Freya Tangelder, protagonista del progetto Patronage presentato l’anno scorso, e una nuova collaborazione con il designer italiano Paolo Ulian. La genesi della collezione deriva dalla scoperta dei progetti di illuminazione di Charles e Ray Eames – due tra i più influenti designer americani del XX secolo. L’interesse di Cassina per il Movimento Moderno e l’esperienza nella ricerca e nell’elaborazione autentica di opere storiche hanno portato l’azienda a esplorare questi progetti di illuminazione in stretta collaborazione con l’Eames Office e Form Portfolios, dando vita a una straordinaria ricerca filologica che porterà alla luce questi oggetti con il lancio della prima Eames Lighting Collection nel 2024.

Moncloud, design Patricia Urquiola
Versatile sistema di imbottiti disegnato da Patricia Urquiola, Moncloud si distingue per le linee decise e i volumi generosi e accoglienti. La struttura lignea solleva da terra le sedute imbottite con un conseguente effetto di leggerezza e uno spiccato senso di morbidezza, proprio come una nuvola. A livello produttivo, la struttura del divano, invece che essere realizzata attraverso stampi in poliuretano, è scolpita nell’ovatta di PET riciclato, un avanzamento progettuale decisivo per il settore dell’arredo.

EITIE, design Tobia Scarpa
Originariamente disegnato da Tobia Scarpa per un’installazione a parete per l’ex Chiesa di Santa Maria Nova, questo versatile sistema di illuminazione appare come una semplice linea luminosa che può essere declinata in varie configurazioni attraverso delle caratteristiche connessioni circolari. Ogni elemento è composto da due o tre linee luminose che possono essere collegate in varie composizioni grazie alle connessioni metalliche nere di forma circolare, arricchite con dettagli in argento, che all’interno nascondono una tecnologia innovativa. La serie si compone di una lampada a sospensione, una da tavolo e una da terra.

Wax, Stone, Light, design Linde Freya Tangelder
Dopo il successo della collezione di tavolini Soft Corners, continua, con la collezione di lampade Wax, Stone, Light la collaborazione tra la designer olandese Linde Freya Tangelder e Cassina. La collezione nasce dall’idea di blocchi scultorei posizionati precariamente uno sopra l’altro in una colonna architettonica apparentemente instabile. Sperimentando con il vetro, la designer ha realizzato cinque colonne totemiche di dimensioni diverse realizzate con cubi di vetro di Murano soffiati da artigiani all’interno di stampi in ghisa. Definita da forme irregolari, la superficie di ogni blocco è poi lavorata a mano con la cera per ricavare la sua forma unica.

Fluxus-E, design Paolo Ulian
Questo sistema illuminotecnico di Paolo Ulian nasce per una mostra sulle invenzioni del Barone Bic curata da Ugo La Pietra, riferimento immediatamente visibile negli articolati bracci della lampada che all’epoca erano realizzati con i tubi di plastica trasparente della penna per antonomasia. Cassina ha oggi ripreso il progetto originario sviluppando la lampada Fluxus-E con un unico modulo LED che illumina sia il corpo centrale della lampada sia l’area periferica, mentre dei piccoli faretti LED posizionati sotto ogni singolo tubo proiettano la luce attraverso il vetro per diffondere un bagliore caldo.

Paravento Risacca, design Gaetano Pesce
La ricerca di Cassina sulla tipologia del paravento continua con la collaborazione con Gaetano Pesce che ha proposto un elemento divisorio realizzato e decorato a mano, un pezzo unico, numerato da 1 a 9 che più che un elemento d’arredo è una vera e propria opera d’arte. Il soggetto riprodotto è fortemente evocativo e richiama il profumo del mare, il calore della spiaggia e l’alternarsi delle onde. Composto da tre pannelli indipendenti in resina poliuretanica, il Paravento Risacca è realizzato attraverso una serie di elaborate lavorazioni a mano che rendono ogni dettaglio unico, rimanendo fedele alla filosofia distintiva dell’artista

Tamburound, design Edward Barber e Jay Osgerby
La poltroncina Tamburound offre una nuova visione della sedia da pranzo e sfida la formalità tradizionale di questa tipologia d’arredo. Lo schienale e la seduta ruotano indipendentemente l’uno dall’altro, grazie a un ingegnoso sistema girevole sviluppato da Cassina, incoraggiando un’interazione più dinamica tra i commensali. Il meccanismo, nascosto sotto il sedile, è collegato a una sinuosa staffa che a sua volta sostiene lo schienale.

No Vanitas, design Patricia Urquiola
Rivoluzionando il concetto tradizionale di specchio, Urquiola dà forma a un oggetto riflettente in cui lo spettatore non è più il punto focale e l’atto dell’ammirazione diventa perimetrale. Ogni murrina, resa unica dalla martellatura della superficie, viene realizzata a mano dagli artigiani del vetro mediante una lavorazione complessa ed elaborata in cui il vetro viene colato all’interno di uno stampo circolare. La “morisa”, il cordone in vetro tipico della tradizione di Murano, viene incisa con un motivo rigato, conosciuto localmente come “rigadin”, e applicata manualmente sulla circonferenza della murrina.

In parallelo alle nuove proposte, evolve anche la collezione Cassina iMaestri che, in occasione del suo 50° anniversario, accoglie nuovi autori che hanno scritto la storia del design: Vico Magistretti, Gio Ponti e Carlo Scarpa e, in previsione del lancio lighting nel 2024, Charles e Ray Eames. Tutti a Palazzo Broggi con ‘Echoes, 50 years of iMaestri’, una mostra curata da Patricia Urquiola con Federica Sala.

Photo © Andrea Bartolucci, Francesco Dolfo, Agostino Osio, Paola Pansini